Italia

Frane e alluvioni costano ogni anno al Paese circa 1,4 miliardi

Frane e alluvioni costano ogni anno al Paese circa 1,4 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal «Rapporto generale sulle acque» realizzato da Federutility e illustrato oggi a Firenze alla presenza del sottosegretario all’Ambiente Tullio Fanelli, del segretario dell’Autorità di Bacino dell’Arno Gaia Gheccucci, del presidente di Federutility Roberto Bazzano. Tra il 1962 e il 2011, secondo Federutility, i danni sono stati pari a 69,5 miliardi, di cui 62,4 per strutture e infrastrutture e la parte restante per morti e feriti. Nel periodo 1961-2011, in Italia, ci sono stati 4.082 morti per frana (3.368) o alluvione (714); 83 dispersi e 2.851 feriti. Il report ricorda anche che il Ministero dell’Ambiente ha stimato in 44 miliardi l’investimento in opere necessario per azzerare il rischio idrogeologico: 27 miliardi per il Nord, 13 per il Centro e 4 per le coste. “Dobbiamo scegliere se continuare a partecipare a commemorazioni per eventi connessi a frane o alluvioni oppure investire in prevenzione idrogeologica alzando anche la capacità di gestione”, afferma Adolfo Spaziani, direttore generale di Federutility, che indica le priorità: “Combattere la mancanza cronica di dati, la difficoltà nel realizzare investimenti ed una articolazione di competenze istituzionali troppo complessa”. Per Fanelli “il settore dell’acqua è dato per scontato. Con gli attuali cambiamenti normativi siamo invece di fronte ad un momento storico per uno sviluppo della governance e per una ricerca dell’efficienza. Si deve puntare alle smart grids dell’acqua, valorizzando gli aspetti positivi. L’eliminazione del rischio idrogeologico, ad esempio, significa aumento del valore del terreno, di un immobile, di un’area ad uso agricolo. Il taglio positivo potrebbe aiutare nella ricerca di finanziamenti”.