Vita Chiesa

Francesco all’Angelus prega per i cristiani che soffrono e distribuisce la «Misericordina»

La consueta grande folla di fedeli e pellegrini ha accolto Papa Francesco in Piazza San Pietro e ha recitato con lui l’Angelus ad una settimana dalla conclusione dell’Anno della Fede che avverrà domenica prossima, 24 novembre, con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre in Piazza San Pietro. Papa Francesco, prima della preghiera mariana, si è soffermato sul Vangelo del giorno, un brano di Luca che riporta il discorso di Gesù sugli ultimi tempi. Gesù mette in guardia contro l’inganno dei falsi profeti e contro la paura, e invita a vivere il tempo dell’attesa come tempo della testimonianza e della perseveranza.

«Anche oggi, infatti, – ha detto il Papa – ci sono falsi ‘salvatori’, che tentano di sostituirsi a Gesù: leader di questo mondo, santoni, anche stregoni, personaggi che vogliono attirare a sé le menti e i cuori, specialmente dei giovani. Gesù ci mette in guardia: ‘Non andate dietro a loro!’. E il Signore ci aiuta anche a non avere paura: di fronte alle guerre, alle rivoluzioni, ma anche alle calamità naturali, alle epidemie, Gesù ci libera dal fatalismo e da false visioni apocalittiche».Interpellandoci «come cristiani e come Chiesa», Gesù – ha spiegato il Pontefice – «preannuncia prove dolorose e persecuzioni che i suoi discepoli dovranno patire, a causa sua». Tuttavia assicura che «siamo totalmente nelle mani di Dio», perché «le avversità che incontriamo per la nostra fede e la nostra adesione al Vangelo sono occasioni di testimonianza; non devono – ha detto – allontanarci dal Signore, ma spingerci ad abbandonarci ancora di più a Lui, alla forza del suo Spirito e della sua grazia». A questo punto Francesco ha rivolto il suo pensiero «a tanti fratelli e sorelle cristiani che soffrono persecuzioni a causa della loro fede. Ce ne sono tanti – ha detto -. Forse molti di più dei primi secoli. Gesù è con loro. Anche noi siamo uniti a loro, con la nostra preghiera e il nostro affetto. Abbiamo ammirazione per il loro coraggio e la loro testimonianza. Sono i nostri fratelli e sorelle che in tante parti del mondo soffrono a causa di essere fedeli a Gesù Cristo. Li salutiamo dal cuore e con affetto».Quindi un invito a «concretizzare i frutti dell’Anno della Fede, che volge al termine», con una «medicina spirituale» – il Papa «fa il farmacista adesso?», ha scherzato – chiamata «Misericordina» e contenuta in una scatoletta distribuita ai pellegrini: «C’è una corona del Rosario, con la quale si può pregare anche la ‘coroncina della Divina Misericordia’, aiuto spirituale per la nostra anima e per diffondere ovunque l’amore, il perdono e la fraternità. Non dimenticatevi di prenderla, perché fa bene. Fa bene al cuore, all’anima e a tutta la vita».

La «somministrazione» – si ricorda nelle istruzioni per l’uso – prevede la recita della Coroncina alla Divina Misericordia, promossa da Santa Faustina Kowalska. Non si riscontrano effetti imprevisti e controindicazioni. I Santi Sacramenti favoriscono l’efficacia del medicinale. Prima di usare il farmaco – si legge infine nel ‘bugiardino’ – si consiglia di rivolgersi ad un sacerdote per ulteriori informazioni e di conservare le avvertenze in caso di riutilizzo. Le scatole di «Misericordina» sono state prodotte in migliaia di esemplari e in quattro lingue: italiano, spagnolo, inglese e polacco. L’iniziativa, che ha già avuto dei precedenti in Polonia, è stata promossa da mons. Konrad Krajevski, elemosiniere pontificio.