Vita Chiesa

Francesco ai diplomatici italiani: favorire la cultura dell’incontro

«Per il vostro servizio, voi siete nella condizione di favorire la cultura dell’incontro», le parole del Papa: «Siete funzionari diplomatici e tutto il vostro lavoro tende a far sì che i rappresentanti dei Paesi, delle Organizzazioni internazionali, delle Istituzioni possano incontrarsi nel modo più proficuo. Quanto è importante questo servizio! L’aspetto propriamente cerimoniale, più visibile, è finalizzato a ciò che non appare, alla crescita di relazioni positive, basate sulla conoscenza reciproca, sul rispetto, sulla comune ricerca di vie di sviluppo e di pace».

In particolare, ha proseguito Papa Francesco, «voi avete, in tutto ciò, una carta in più da giocare: quella del patrimonio culturale italiano». «L’Italia è sempre stata nel mondo sinonimo di cultura, di arte, di civiltà», ha ricordato il Papa: «E voi contribuite a far sì che questo sia valorizzato per la cultura dell’incontro, che tale patrimonio vada a vantaggio del bene comune, di quella che Paolo VI chiamava la civiltà dell’amore». Poi il riferimento al Natale, «ormai vicino», che «è la festa dell’incontro tra Dio e l’uomo», e nel quale «ci viene donato un Bambino che nella sua persona realizza pienamente questo incontro». «Anche chi non è cristiano si sente interpellato dal messaggio del Natale di Gesù», ha ricordato il Papa, auspicando che «ciascuno di voi possa vivere intensamente questo mistero d’amore, e che esso animi in profondità anche il vostro servizio». «Desidero augurarvi che il Signore Gesù doni tanta pace e serenità alle vostre famiglie, ai bambini, agli anziani, alle persone malate», l’augurio finale del Papa.