Toscana
Forza italia, il gruppo è spaccato in due
Tutto chiaro sull’avvicendamento alla guida del gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale toscano. Ma non tutto tranquillo. Infatti, tra le due fazioni la battaglia è solo all’inizio. Tutto è iniziato venerdì scorso quando, un comunicato su carta intestata del gruppo, rendeva noto che Maurizio Dinelli era stato eletto nuovo presidente al posto di Lorenzo Zirri. Di lì a poco è scoppiato l’inferno. La replica di alcuni consiglieri azzurri lo stesso Zirri, Leopoldo Provenzali, Paolo Marcheschi e Roberto Caverni non lasciava spazio a dubbi: «A noi non risulta nessun avvicendamento».
Il gruppo adesso è diviso: su nove membri, tre sono con Zirri, quattro con Dinelli (Annamaria Celesti, Jacopo Ferri, Piero Pizzi, Angelo Pollina). La replica di Dinelli non si è fatta attendere: «L’avvicendamento è ufficiale. La votazione c’è stata e cinque consiglieri si sono espressi a favore della mia elezione». E il nuovo capogruppo ha indetto subito una riunione di gruppo per mercoledì scorso. Riunione disertata dai quattro «dissidenti». «Io sono tranquillo. Sono il capogruppo di nove consiglieri ha spiegato Dinelli e ho convocato la riunione seguendo il regolamento. Da parte mia c’è la volontà di raccogliere le proposte e di lavorare sodo con tutti i consiglieri del mio gruppo e con tutta la Casa delle Libertà, per costruire l’alternativa alla sinistra».
Per Zirri la situazione «si commenta da sola». «I ruoli ha sottolineato l’ex capogruppo non si scelgono, ci vengono attribuiti e riconosciuti. Dinelli dovrebbe riflettere sul fatto che alcuni consiglieri non lo riconoscono come capogruppo. E l’unità del gruppo è fondamentale». Ed ha spiegato così la sua assenza alla prima riunione dopo l’avvicendamento: «Il 1º settembre c’era la preapertura della caccia. E io, come responsabile nazionale di Forza Italia per la caccia, ero nel luogo che la mia responsabilità richiedeva».