Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose». Così dice Antoine de Saint Exupèry, anche se non aveva fatto bene i conti con i capi scout, adulti e un po’ speciali, che mettendo al centro della loro azione educativa il ragazzo lo aiutano a crescere nella formazione del carattere, nella salute e nella forza fisica, in abilità manuale e nel servizio al prossimo. Già il ragazzo, una meravigliosa macchina complessa in grado di stupire in ogni momento.Proprio a lui è dedicata la due giorni in cui la zona Agesci (Associazione guide e scouts cattolici italiani) di Arezzo chiama a raccolta tutte le realtà educative della provincia che insistono sulla crescita dei giovani. Il fine settimana scelto è quello del 3 e 4 maggio presso il centro polivalente di San Leo ad Arezzo. Un centro parrocchiale abituato a veder correre lungo i corridoi centinaia di ragazzi, grazie all’azione dei salesiani e che per una volta vedrà protagonisti gli adulti, capi scout e non solo, confrontarsi sul tema a loro caro.Sono previsti interventi e dibattiti grazie all’aiuto di esperti. L’apertura di sabato 3 maggio alle 16 è affidata a Michele Gesualdi, storico allievo di don Lorenzo Milani a Barbina (ed ex presidente della Provincia di Firenze) che parlerà sul tema Relazione adulto-ragazzo, il metodo di Don Milani, la testimonianza di uno dei «suoi ragazzi» e l’indiscutibile attualità del suo insegnamento. Seguirà la presenza d’eccezione di Eduardo Missoni, ex-Segretario Generale dell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (Omms) che illustrerà la relazione tra ragazzi. La proposta della comunità, perno del nostro metodo educativo, esperienza essenziale e palestra di vita per i ragazzi. Alle 19 ci sarà un momento di gioco sugli strumenti del metodo scout, poi cena e serata in allegria.Il cartellone della domenica offre dei laboratori mattutini, con l’inizio dei lavori alle ore 9, che prenderanno spunto dal alcune canzoni per poi sviluppare l’argomento. Si va dalla difficoltà di sapere scegliere e prendersi un impegno all’accoglienza del diverso, dalla trasgressione alla relazione con la Chiesa, fino ad arrivare alla capacità di obbedire. Tutti quesiti che i capi scout conoscono bene e che sperimentano ad ogni riunione, in ogni uscita, e ancor più nel campo estivo. Ma che sono la bellezza della relazione che i ragazzi costruiscono con i genitori, con gli insegnanti, gli allenatori, i parroci e gli animatori o educatori di altre associazioni. Ecco, proprio a loro è rivolto l’invito. La più grande associazione giovanile del mondo non si è mai chiusa in se stessa e anche questa occasione di dibattito lo conferma. Gli aggiornamenti del convegno si possono trovare sul sito della zona: www.agesciarezzo.org. E’ gradita l’iscrizione, contattando i responsabili: Chiara (cellulare 339.22.58.431 e email beukeria@gmail.com) e Francesco (cellulare 328.42.21.272 e email