«Caminante, son tus huellas el camino y nada más. Caminante, non hay camino, se hace camino al andar». Sono i versi di una famosa poesia dello spagnolo Antonio Machado, conosciuti e citati spesso dai pellegrini diretti a Santiago di Compostella. Dicono che a fare la via sono le impronte e niente più, che la via si fa camminando. E proprio le impronte – nella versione inglese del termine, “footprints” – danno il titolo all’ultima opera di Juan Manuel Cotelo, il regista de “L’ultima cima” e di “Terra di Maria”: l’avventura di un gruppo di ragazzi americani che, rispondendo all’invito di un sacerdote di origine spagnola, percorrono la variante settentrionale del Cammino con l’autentico spirito dei pellegrini, vincendo fatiche e disagi anche attraverso il sostegno reciproco.A parlarci in questa intervista di “Footprints – Il cammino della vita” è Francesco Travisi, responsabile di Infinito + 1 Italia, che cura la distribuzione “su richiesta” delle opere di Cotelo nel nostro Paese.Intervista di Marco Lapi