Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Fontana «ambasciatore» di dialogo in Caucaso.

Due incontri per favorire «il dialogo, la cooperazione e l’amicizia» fra le Chiese nel segno dell’ecumenismo. Così l’arcivescovo Riccardo Fontana, definisce i colloqui dal «tono cordiale» che ha avuto nei giorni scorsi con il patriarca supremo della Chiesa apostolica armena e «catholicos» di tutti gli armeni, Karekin II, e con il patriarca della Chiesa ortodossa georgiana, Ilia II. Due appuntamenti che Fontana ha inserito nell’agenda del suo viaggio di dieci giorni in Caucaso che si conclude venerdì 30 luglio. L’arcivescovo è stato ricevuto da Karekin II a Echmiadzin, la città più sacra dell’Armenia e sede del patriarcato, per «rinsaldare i vincoli con quell’antica Chiesa», sottolinea Fontana. Il soggiorno è stato anche l’occasione per visitare i monasteri del Paese, una terra che ha accolto il cristianesimo fin dal primo secolo grazie alle predicazioni degli apostoli Bartolomeo e Taddeo. Altra tappa è stata la Georgia dove il presule è stato accompagnato da una delegazione di sacerdoti aretini. Nella regione dove, secondo la tradizione, il Vangelo fu portato dall’apostolo Andrea, l’arcivescovo Fontana ha incontrato Ilia II, «significativa espressione dell’ortodossia caucasica», precisa il pastore. Nel viaggio il presule si è intrattenuto a colloquio anche con il vescovo Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico del Caucaso, e con padre Witold Szulczynski, direttore di Caritas Georgia. Da dieci anni in contatto con la Caritas locale, Fontana è stato invitato anche a inaugurare un centro polivalente per la formazione dei ragazzi. Durante il soggiorno, si sono tenuti incontri per favorire il dialogo tra le due realtà ecclesiali ed elaborare progetti a sostegno della popolazione georgiana. Inoltre si è svolta una sessione di studio sulla pastorale giovanile nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.