Toscana

Fondo sociale europeo, bilancio positivo. Già attivati 45 bandi

Complessivamente, i 45 avvisi hanno contribuito a mobilitare oltre 148 milioni di euro, pari al 20,2% della dotazione del programma e impegni finanziari per 90,9 milioni. Sono previsti, entro l’anno, ulteriori 22 interventi tra cui: percorsi IeFP, formazione per le aree di crisi e la sperimentazione del voucher formativo collegato all’assegno di ricollocazione.

Comitato di sorveglianzaA fare il punto sullo stato di avanzamento del programma è stata la seduta del Comitato di sorveglianza del Fse, svoltasi oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione. Quello emerso dal nutrito programma di interventi, è un bilancio più che lusinghiero per un programma che, con una dotazione complessiva di 732 milioni in sette anni, costituisce per la Toscana la principale leva per l’investimento sul capitale umano e, insieme a Fesr e Feasr, lo strumento principale per creare occasioni di innovazione, occupazione e sviluppo. Il commento di Rossi“Siamo l’unica regione italiana – commenta il presidente della Regione Enrico Rossi – che a fronte del ritardo del negoziato che rischiava di non garantire la continuità degli interventi, ha deciso di anticipare con risorse proprie l’arrivo effettivo dei fondi, cosa che ci ha permesso di mettere subito in cantiere iniziative e risorse per rilanciare lo sviluppo. Con il nuovo programma la Toscana ha fatto precise scelte di campo, in particolare abbiamo deciso di puntare sui giovani, sostenendone la crescita e l’autonomia, convogliando le misure verso obiettivi efficacemente raggiungibili, orientando azioni e risorse nei settori individuati come trainanti dello sviluppo. Una gestione efficiente e scelte su cui anche la Commissione europea ha espresso un giudizio positivo”.

Fra le note positive anche la capacità della Toscana di riorganizzarsi rispetto al nuovo riassetto istituzionale, che ha visto l’eliminazione delle Province come soggetto intermedio per l’attuazione dei progetti: oggi è la Regione a gestire direttamente la formazione, mentre per il lavoro alla regione è stata affidata temporaneamente quella dei servizi per l’impiego, in attesa della riforma istituzionale.

L’anticipazione delle risorse sul Fse ha permesso di attivare, oltre alla gestione e al funzionamento di servizi per il lavoro, interventi innovativi, come quello per il coworking, il rifinanziamento di incentivi per l’occupazione, il rafforzamento dei percorsi universitari in collegamento con il mondo del lavoro, il bando per i tirocini curricolari, i buoni servizio per la conciliazione dei tempi vita e di lavoro, le borse Pegaso per i dottorati di ricerca a carattere internazionale, i corsi di formazione IeFP, l’avviso per gli incentivi per l’occupazione.

Puntare sui giovani

Ai giovani è riservato il 35% delle risorse finanziarie, pari a oltre 255 milioni di euro che serviranno, fra l’altro, per potenziare i tirocini (66 milioni di euro), l’esperienza di Giovanisì , l’orientamento, i percorsi di apprendistato professionalizzante, istruzione e formazione professionale, l’alternanza scuola-lavoro.

Circa il 20% dell’intero Programma, 145 milioni, è destinato ad interventi di inclusione e promozione delle pari opportunità e per la coesione sociale, interventi concepiti non in un’ottica meramente assistenziale ma, quali misure attive per favorire l’inserimento lavorativo o la conservazione dello stesso.

Il “vecchio” POR in chiusuraSono in corso di definizione le procedure di chiusura del POR FSE 2007-2013, le cui spese potevano essere sostenute entro il 31 dicembre 2015.Il FSE è stato fondamentale nel periodo 2007-2013 per reagire alla crisi e garantire la tenuta sociale, sostenere l’autonomia dei giovani tramite il progetto Giovanisi (tirocini, incentivi occupazionali, percorsi di alta formazione). La dotazione di 659 milioni di euro ha permesso di attuare oltre 9.000 progetti e 50.142 interventi individuali a favore di 300.000 destinatari. Si stima che la spesa finale che verrà certificata alla Commissione Europea possa superare il 101% (oltre 666 milioni di euro).