di Adolfo CagettiE’stata ufficializzata la scorsa settimana l’intesa fra Regione Toscana, ASL 1 e Fondazione «Don Carlo Gnocchi» ONLUS riguardante il progetto che vedrà l’Ospedale di Fivizzano trasformarsi in Polo Riabilitativo. In una conferenza stampa, nella Sala degli Agostiniani della città lunigianese, i massimi esponenti delle istituzioni interessate, hanno dichiarato la soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo. Una soddisfazione innanzitutto del Sindaco Loris Rossetti il quale ha sottolineato come questo progetto rappresenti «un momento di svolta che porta con sé alcune attese: tra cui la realizzazione in tempi rapidi e la garanzia di una specificità che distingua l’offerta di servizi da quella già presente sul territorio». A queste attese ha dato seguito anche il direttore generale della ASL1, Alessandro Scarafuggi. «È necessario dare forza ad un progetto globale – ha detto – del quale fa parte anche l’inaugurazione delle nuove sale operatorie, all’interno di un percorso assistenziale e riabilitativo articolato». C’è una progettazione univoca tra Fondazione don Gnocchi, ASL 1 e Regione Toscana che mira a qualificare il nuovo Polo Riabilitativo quale centro di eccellenza. Quello presentato, è un progetto compatibile con le esigenze del territorio ed ha il vantaggio di essere stato giudicato funzionale dai professionisti. L’assessore regionale al Diritto alla Salute, Enrico Rossi, ha posto l’attenzione sulla dimensione territoriale più ampia di quella locale. Ricordando che in Toscana c’è una sanità programmata e governata, ha voluto sottolineare che l’investimento fatto non riduce ma consolida l’attività dell’Ospedale lunigianese, avendo inoltre scelto un partner che non persegue fini di lucro nella propria attività. Le preoccupazioni manifestate dalla popolazione sul paventato rischio di chiusura dell’Ospedale, vengono così ampiamente fugate. «La proposta garantisce i livelli occupazionali – ha sostenuto ancora Scarafuggi – e non si chiude nel solo ambito della riabilitazione». Ci sono contatti con le Università ed in particolare con Pisa, per intensificare la formazione, e per incrementare la ricerca dell’ingegneria applicata per gli ausili. La Fondazione Don Carlo Gnocchi, partner del progetto, è stata rappresentata dal suo Presidente, monsignor Angelo Bazzari il quale ha dichiarato l’intenzione della Fondazione di voler diventare cittadina effettiva della Comunità fivizzanese. Una presenza significativa caratterizzata dai valori di cui è portatrice nella società italiana, e non solo, da più di mezzo secolo. «Non facciamo attività privata – ha detto monsignor Bazzari – ma vogliamo integrarci con il servizio pubblico e inserirci nei bisogni di questa zona. Con questo progetto si intende celebrare un “patto di solidarietà” con il cittadino che chiede di essere esaudito nei suoi bisogni di salute». Lavoriamo a servizio dell’uomo. È questo l’insegnamento e l’eredità lasciata dal fondatore don Carlo Gnocchi. Una eredità portata avanti quotidianamente da oltre 3.500 dipendenti che operano nei 23 Centri distribuiti su 10 regioni italiane. Ma la Fondazione è ancora di più. Il Presidente ha ricordato che assieme alla cura e assistenza a bambini, adulti ed anziani, la Fondazione è presente anche nei momenti terminali della vita terrena. «Ho cercato nell’uomo le vestigia di Dio» scrisse don Carlo Gnocchi. E lo trovò negli occhi dei bambini, nel sorriso degli anziani, nello sguardo dei morenti.