Un appuntamento a un anno dalla morte di Chiara Lubich, per ricordare la sua figura e soprattutto per continuare a viverne l’eredità. È l’incontro Chiara Lubich e la sfida della fraternità: riflessi in medicina, che si terrà domani (31 marzo) a Firenze, nel Salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio, per iniziativa del Movimento dei Focolari della Toscana e dell’Associazione Medicina dialogo e comunione. Il convegno, patrocinato dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana, vuole essere un’occasione per rendere questo primo anniversario una sosta per capire ancora meglio la profondità e la semplicità del carisma di Chiara. Un carisma non solamente per la Chiesa, ma anche per il Paese e per il mondo. Proprio Chiara Lubich, ricevendo la cittadinanza onoraria del capoluogo toscano nel settembre 2000, richiamò Firenze a svolgere un ruolo che essa sola può compiere, ricordando la figura di un grande, un altro grande «fiorentino» di adozione: Giorgio La Pira, il quale, disse la Lubich, confidava – ed è anche un nostro obiettivo – nella ricerca comune di credenti e persone di diverse convinzioni per trovare valori universalmente accettabili. All’appuntamento interverranno tra gli altri il medico musulmano Farouk Mesli (Facoltà di medicina di Orano – Algeria) e il Rabbino di Firenze, Rav Joseph Levi, per evidenziare la categoria della fraternità nelle altre religioni.Sir