In un mondo che spinge a sacrificare sull’altare dell’efficienza il tempo per vivere, e trasforma anche il riposo in un business che non mostra altra motivazione che quella di nutrire se stesso, conciliazione vuol dire anche sostegno ai ruoli, spesso moltiplicati, della donna, vuol dire opportunità realmente pari, cioè tali da tenere in conto le innegabili diversità. È quanto ha affermato Antonella Bevere Astrei, presidente del Fiuggi Family Festival, presentando alla stampa, questa mattina, la IV edizione della manifestazione che si svolge da oggi a domenica 31 luglio nel borgo medievale della cittadina termale. L’edizione di quest’anno è dedicata al tema: Sistema famiglia: il dinamismo delle relazioni. Secondo Olimpia Tarzia, presidente della Commissione scuola della Regione Lazio, si deve credere nella famiglia, perché se la società regge, è grazie ad essa. In questo senso, ha proseguito, le istituzioni devono dare una risposta in termini di sussidiarietà vera, permettendo, per esempio, alle donne di scegliere quanti figli avere, non sacrificando il lavoro.Da sempre lavoro avendo ben presente che i bambini non sono solo il nostro futuro ma anche il presente. Un bambino sereno e strutturato sarà un adulto consapevole. È quanto ha ricordato Mussi Bollini, direttore artistico del Fiuggi Family Festival, nel corso della presentazione dell’evento. Per Bollini occorre tornare a una vera cultura dell’infanzia, che aiuti le nuove generazioni nella crescita; per accompagnare questo percorso serve fare un serio lavoro di media-education in famiglia. Secondo Giuseppe Romano, vicedirettore artistico del Festival, né i film, né i videogiochi, possono sostituire il dialogo familiare, che viene prima di tutto. Per aiutare genitori e figli a giocare insieme, è nato all’interno della manifestazione, con il patrocinio dell’Associazione italiana editori software videoludico italiana, lo spazio Laboratorio videogames, che nelle intenzioni degli organizzatori servirà a favorire la crescita delle competenze, non soltanto tecnologiche ma culturali. Infatti, è stato sottolineato, i videogiochi hanno un grande potenziale di svago e d’intrattenimento, ma anche di socializzazione, di sviluppo intellettuale e di educazione all’apprendimento.Nel trattare il tema famiglia-lavoro il Forum delle associazioni familiari intende portare avanti un progetto che consenta la creazione di un sistema del lavoro costruito a misura di famiglia, permettendo così, anche alle aziende di lavorare meglio. Lo ha detto Francesco Belletti, presidente del Forum delle famiglie, nel primo pomeriggio a Fiuggi, in occasione del seminario su: Famiglia e lavoro: nuova frontiera. Il Forum intende porre la questione famiglia-lavoro come un fatto di famiglia, non più e non solo come una questione di genere o di pari opportunità nella convinzione che un lavoro buono incida sul benessere dell’interno nucleo familiare. A pagare il prezzo più alto della crisi, sono le famiglie più giovani che, secondo Gianlorenzo Bagatta, dell’Istat, vedono la presenza di un giovane su cinque nella condizione di Neet, ossia che non lavora e non studia. A questo si aggiunge una grande diffusione di contratti atipici e di sottoutilizzo del capitale umano che genera un clima che ostacola il processo di passaggio alla condizione di adulti, frenando maternità e paternità. Occorre, ha sottolineato Belletti, spezzare il legame tra flessibilità e precarietà che penalizza chi deve fare famiglia; serve perciò un grande investimento da parte dell’intera società.Sir