Italia
FISM, SCUOLE CATTOLICHE, IN TOSCANA A RISCHIO 600 MAESTRI
La Fism Toscana esprime preoccupazione per gli eventuali riflessi della manovra finanziaria sulle strutture associate alla federazione che potrebbero essere costrette a rinunciare alle fondamentali risorse economiche utili a garantire i servizi essenziali per i bambini e gli educatori del territorio. «I tagli previsti dalla Finanziaria riguardano anche noi sottolinea il presidente regionale Leonardo Alessi perché anche le nostre strutture, in misure varie, usufruiscono dei soldi pubblici. Per noi, che rappresentiamo una realtà no profit, il sostegno economico degli enti locali è fondamentale». «Vorrei ricordare prosegue Alessi che solo tra Firenze e provincia ospitiamo quasi mille bambini negli asili nido e circa 3.800 nelle scuole dell’infanzia. Siamo preoccupati per loro, la cui educazione è il fine unico del nostro agire quotidiano, perché all’orizzonte si profila una prospettiva inquietante: non poter riuscire a garantire più ai bambini e alle loro famiglie l’assistenza e i servizi fondamentali che in questi anni, tra mille difficoltà, siamo sempre riusciti ad assicurare». «E siamo al tempo stesso preoccupati aggiunge Alessi per il posto di lavoro dei circa 600 insegnanti, quasi tutte giovani donne, che operano nel settore. Se ci tagliano i fondi, saremo costretti a chiudere. Per questo rivolgo un appello a tutti i soggetti, privati e pubblici, coinvolti in questa delicata fase per il Paese, a non dimenticare il prezioso ruolo che rivestono le scuole cattoliche in un tessuto sociale sempre più complesso e diversificato, e ad adoperarsi affinchè vengano tutelati i servizi essenziali delle nostre strutture».