(ASCA) – I metodisti non pagano l’ICI? L’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI) smentisce quanto scritto in un articolo pubblicato da L’Espresso oggi in edicola, dal titolo: “In verità vi dico la chiesa non paga l’Ici”, in cui si fa riferimento ad un contenzioso con il Comune di Roma in merito al pagamento dell’Ici per gli immobili di proprietà della piccola chiesa evangelica. In una lettera spedita oggi al direttore de L’EspressoBruno Manfellotto, la presidente dell’OPCEMI, Alessandra Trotta, ha segnalato la non corrispondenza al vero di alcune affermazioni e la presenza di imprecisioni – chiedendone la rettifica -, “il cui contenuto, inserito in un’inchiesta espressamente dedicata ad una presunta ‘Santa evasione’, ci appare fortemente lesivo dell’immagine di questa Opera”. Nell’articolo si legge: “E in lite con il Campidoglio è anche la Chiesa evangelica metodista d’Italia, che vanta un patrimonio di circa 50 immobili, compresi un albergo (in via Firenze), diversi uffici e numerose abitazioni, alcune delle quali di pregio ed ampia metratura. L’ente paga l’Ici solo per alcune delle sue proprietà; per le altre ritiene che niente sia dovuto. Il Campidoglio gli dà ragione solo in parte, nel senso che riconosce una parziale diritto all’esenzione, ma reclama una maggiore imposta di 24mila euro”. Alessandra Trotta, nella missiva a Manfellotto, sottolinea che è “assolutamente falso” che l’OPCEMI sia proprietario di un albergo a Roma o in qualsiasi altro luogo, e precisa che il patrimonio immobiliare della capitale è in realtà composto da una cinquantina di unità immobiliari, tra cui “gli uffici della sede nazionale, due templi monumentali, gli annessi locali utilizzati dalle tre comunità metodiste cittadine per le loro attività di culto e gli alloggi di servizio dei loro pastori, esentati da ICI in applicazione della normativa vigente, in quanto direttamente utilizzati per lo svolgimento di attività religiose”. Sono invece assoggettate al pagamento dell’ICI tutte le restanti unità immobiliari, locate a soggetti terzi con regolari contratti di affitto, tra cui anche l’unità immobiliare nella quale il conduttore, un albergatore professionale, esercita la sua attività, “ovviamente del tutto estranea all’attività e all’organizzazione delle chiese metodiste” – fa sapere Trotta, che respinge con forza ogni insinuazione che l’ente voglia sottrarsi “all’obbligo di regolare pagamento delle imposte dovute in applicazione delle leggi vigenti, la cui osservanza è considerata da questo ente come dovere imprescindibile di ogni cittadino e particolarmente di ogni cittadino credente”. In merito al contenzioso con il Campidoglio, Trotta informa che “la stessa amministrazione comunale, nel recente caso di accertamento Ici che ha generato un contenzioso avanti la Commissione Tributaria di Roma, ha accolto in massima parte le documentate controdeduzioni presentate da questo ente, annullando in autotutela la quasi totalità dell’atto impugnato, dunque riconoscendo di avere commesso degli errori, peraltro di varia natura e rilevanza e spesso in nessun modo connessi a questioni attinenti la correttezza dell’esenzione Ici degli immobili di culto, cui è dedicato l’articolo del vostro giornalista”. Per Trotta, infine, “inserire nello stesso calderone notizie relative a situazioni in realtà diversificate” espone al “serio rischio di perdere di vista la finalità di fornire una ‘buona informazioné”.