Volontariato
Firenze: Volont Music, misericordie e pubbliche assistenze si sfidano a suon di rock
Lo scopo? Promuovere il volontariato in un modo giovane, coinvolgente e gratuito
I veri vincitori della prima edizione del Volont Music sono saliti sul palco del Centro ricreativo culturale dell’Antella solo dopo l’annuncio dei preferiti della giuria e del pubblico: sono Jacopo, Gabriele, David, Bernardo e Tommaso. Ovvero i giovanissimi volontari che hanno unito molte sigle del Terzo settore, dalle Misericordie ad Anpas, per dare vita al primo festival della musica fiorentina rivolto alle band emergenti delle Associazioni sociosanitarie. Lo scopo? Promuovere il volontariato in un modo giovane, coinvolgente e gratuito. Così ieri, giovedì 28 marzo, una platea di oltre 300 persone ha rinunciato al consueto giro delle sette Chiese per assistere gratuitamente all’esibizione di sette band, rappresentanti di altrettante congregazioni, introdotte da un presentatore d’eccellenza: il comico e cantante Lorenzo Baglioni.
Di musica ce n’era per tutti i gusti: dal rock all’elettronica, passando per il cantautorato all’italiana. Per circa tre ore il pubblico ha cantato, ballato e persino “televotato” i complessi in gara. Andrea Pacini and the Droplets per la Misericordia di Badia a Ripoli (che si sono classificati secondi), Junio per la Croce Rossa di Bagno a Ripoli, i Revevants per la Fratellanza popolare di Grassina, gli Scardina per la Pubblica assistenza Croce d’Oro di Ponte a Ema, Sir e Dettalele per la Misericordia di Santa Maria all’Antella, gli Outer Space – i preferiti dal pubblico – per la Misericordia del Galluzzo e, infine, i vincitori Lapsus per la Pubblica assistenza Tavarnuzze. A loro, oltre a un premio in denaro da spendere in una sala prove fiorentina, la vittoria ha consentito l’accesso al palco del Mei, il Meeting delle etichette indipendenti.
Ma primeggiare, al Volont Music, non era né il primo né il più importante traguardo dei concorrenti. «Il volontariato ha molte facce – confessa Andrea Bomberini, tastierista della band vincitrice Lapsus –. Lo vediamo alla Pubblica assistenza, alle Misericordie, nell’aiuto ai trasporti sanitari. Ma anche questo è volontariato: nelle nostre canzoni cerchiamo sempre di offrire un messaggio positivo». E ancora: «A volte si parla della nostra generazione come di una generazione triste – ragiona il batterista Cosimo Valenti – perciò noi cerchiamo di regalare, dal nostro piccolo, un po’ di grinta».
Volont Music è nato, dopo la vittoria di un bando Cesvot 2023, proprio allo scopo di «promuovere l’associazionismo» e di «riscoprire i suoni e i valori dello stare in comunità». In prima battuta, avrebbe potuto essere l’ennesima iniziativa itinerante nelle scuole fiorentine, ma i giovani organizzatori – non più che venticinquenni – avevano altro in mente: «È l’evoluzione di un lavoro di anni – commenta il coordinatore Jacopo Cecchi – perché apparteniamo a diverse sigle ma ci conosciamo da tempo. Ci siamo detti: cosa possiamo fare di bello e che possa divertire anche noi? Così è nato Volont Music». E in effetti assieme allo staff, che ballava a ritmo di musica simulando chitarre e mugolando ritornelli, si sono divertiti anche molti giovani nel pubblico. Che così, forse, hanno mosso al ritmo di una chitarra i loro primi passi nel mondo del volontariato.
A rendere possibile l’evento – tengono a sottolineare gli organizzatori – è stato in primis il sostegno di Anpas, spalleggiato dalle Misericordie e dai professionisti (videomaker, tecnici del suono, social media manager, etc.) «che si sono ridotti di un quarto la paga». Non solo: «Il nostro obiettivo – continua Cecchi – era riunire le sigle sociosanitarie locali. In fondo, tutti offriamo gli stessi servizi: cosa mi interessa se io, Bernardo e Tommaso facciamo volontariato con divise di diverso colore?».
Perciò, almeno per una sera, di divise non ce n’erano. O, meglio, ce n’era una sola – bianca – che distingueva il folto staff del Volont Music. Impegnato a gestire la diretta online, realizzata grazie al collegamento con il satellite Starlink, a collezionare riprese per i video dei social, a intervistare i cantanti in gara, a offrire alle band il miglior contesto sonoro possibile e – perché no? – a ballare con il pubblico divertito. «È stato davvero un piccolo Sanremo qua all’Antella. Io mi sono divertito moltissimo e ho visto quanto si sono impegnati i ragazzi: hanno fatto un lavoro straordinario». Così, ha commentato al termine della serata, uno stanco ma soddisfatto Lorenzo Baglioni. Che si augura un futuro ancora più roseo per il Volont Music: «Il connubio fra volontariato e musica è straordinario – sostiene il conduttore – e il messaggio è emerso in modo forte e non didascalico. Spero che si possa ripetere l’esperienza in nuove edizioni e, anzi, portarla in giro per la città».