Arte & Mostre
FIRENZE, TORNA VISIBILE AL PUBBLICO LA PORTA DEL PARADISO DEL GHIBERTI
Da domani, 8 settembre, la Porta del Paradiso del Battistero di Firenze tornerà visibile al pubblico dopo un restauro durato 27 anni (un intervento senza eguali per complessità) e dopo 560 da quando Lorenzo Ghiberti terminò quello che può essere considerato uno dei grandi capolavori del Rinascimento. Secondo il Vasari fu Michelangelo a darle il nome di Porta del Paradiso: «elle son tanto belle che starebbon bene alle porte del Paradiso». Il restauro, che ha permesso di salvare la mitica doratura, è stato diretto ed eseguito dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, su incarico dell’Opera di Santa Maria del Fiore, grazie ai finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e al contributo dell’Associazione Friends of Florence.
Realizzata in bronzo e oro, la Porta del Paradiso (del peso di 8 tonnellate, alta 5 metri e venti, larga 3 metri e dieci, dello spessore di 11 centimetri) non tornerà nella sua collocazione originale, sul lato orientale del Battistero, dove rimarrà la replica realizzata nel 1990, ma sarà collocata nel Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore (piazza del Duomo), all’interno di una grande una teca realizzata dalla Goppion. La teca, è stato spiegato stamani durante la conferenza stampa di presentazione del restauro, si è resa necessaria perché la Porta deve essere conservata in condizioni costanti di bassa umidità per evitare il formarsi di sali instabili, tra la superficie del bronzo e la pellicola dorata, che salendo, sollevano e perforano l’oro causandone la distruzione. Per il futuro dei gruppi scientifici dell’Opificio, dell’Università e del CNR continueranno a lavorare per realizzare una protezione della Porta con barriera d’aria ed evitare così il vetro frontale di cui è dotata ora la teca. La collocazione dentro il cortile coperto del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze è temporanea: al termine dei lavori di realizzazione del nuovo Museo, previsti nel 2015, la Porta del Paradiso sarà esposta in una nuova sala espositiva, alta 16 metri, con accanto le altre due Porte del Battistero a cui sarà riservato in futuro lo stesso destino.
Video: Intervista al presidente dell’Opera, Franco Lucchesi