Toscana
FIRENZE, STRAGE GEORGOFILI: ORE 1:04, PIÙ DI MILLE A MOMENTO MEMORIA
Più di mille fiorentini hanno partecipato la notte scorsa al momento più intenso delle celebrazioni per i 10 anni della strage di Via dei Georgofili: il raccoglimento davanti al portone dell’Accademia dei Georgofili nell’ora – l’1:04 – in cui il 27 maggio 1993 un furgoncino Fiorino imbottito con 250 chili di esplosivo deflagrò seminando morte e distruzione. Qualche minuto prima la Martinella – la campana della Torre di Arnolfo che storicamente chiama a raccolta i cittadini nei momenti drammatici della vita della città – aveva cominciato a suonare e i rintocchi si sono interrotti solo per un attimo, all’1:04, lasciando la voce alla tromba di un bersagliere che ha intonato il silenzio per le cinque vittime della strage. Il vigile urbano Fabrizio Nencioni, sua moglie Angela, le figlie Nadia e Caterina – che abitavano proprio sulla sede dell’Accademia, nella Torre del Pulci -, e Dario Capolicchio, un giovane studente di architettura, che abitava di fronte assieme alla sua fidanzata, Francesca, che venne gravemente ferita. In quello stesso momento il sindaco Leonardo Domenici ha deposto una corona di fiori accanto alla lapide che ricorda le vittime, sistemata sul muro dei Georgofili, nel punto esatto in cui fu fatto esplodere il Fiorino. Nello spazio strettissimo all’angolo fra Via Lambertesca e Via dei Georgofili, alle spalle degli Uffizi, erano assiepate più di mille persone, che hanno fatto largo a stento al piccolo corteo – aperto da due vigili urbani a cavallo – con i gonfaloni di Comune, Provincia e Regione Toscana e quelli delle varie associazioni di volontariato che si erano precipitate nella zona subito dopo l’attentato per portare i primi soccorsi. Tutti i negozi di Via Lambertesca erano aperti e illuminati. In molte vetrine, grandi pannelli con le fotografie che ricordavano le ferite inferte dieci anni fa alla città dal terrorrismo mafioso di Cosa Nostra e che ormai sono state tutte completamente rimarginate.(ANSA)