Toscana

FIRENZE, SANI MA USANO PERMESSO AUTO PER INVALIDI,150 INDAGATI

Il più sfortunato si è giustificato dicendo che stava andando a prendere il padre invalido, ignorando che il vigile urbano sapeva che l’anziano era morto da tempo. Il più audace ha utilizzato il permesso di una persona deceduta da 12 anni. Sono due dei 150 indagati dalla procura di Firenze per utilizzo abusivo di permesso per invalidi, usati per entrare con le auto nella ztl della città o per parcheggiare nelle aree riservate. I reati ipotizzati dai magistrati che coordinano l’inchiesta, Gianni Tei e Fedele La Terza, vanno dalla truffa aggravata alla sostituzione di persona, alla falsificazione di atto. In alcuni casi, è scattata anche la denuncia per i titolari dei permessi per invalidi, accusati di favoreggiamento. L’utilizzo abusivo di permessi invalidi è un fenomeno conosciuto anche in altre città. Un caso eclatante fu quello del comandante dei vigili urbani di Roma, Giovanni Catanzaro, che, a fine 2007, venne sollevato dall’incarico perché scoperto a sostare con la propria auto in zona vietata, con un permesso per disabili scaduto. Per scoprire i ‘furbi’, i vigili urbani fiorentini hanno utilizzato metodi tradizionali, come i controlli sulle strade, e tecnologici. Come le decine di verifiche incrociate su telefonate fatte dai cellulari di invalidi e dei loro parenti, sui registri di case di riposo, sui passaggi dalle porte telematiche delle ztl, sui conti bancari. In pratica, grazie alle celle ‘agganciate’ dei cellulari degli invalidi durante le telefonate, gli agenti hanno controllato dove questi si trovassero quando l’auto con il loro permesso passava sotto una porta telematica. Se la posizione della cella non coincideva con la zona della porta, significava che il permesso era utilizzato da qualcun altro. Spesso, dall’area della porta, era in corso la telefonata di un parente dell’invalido. Stessi incroci sono stati fatti con i dati delle case di riposo, dimostrando, per esempio, che un ricoverato non era uscito per mesi, nonostante che, in quel lasso di tempo, con il suo permesso fossero stati registrati centinaia di accessi alla ztl. Fra gli indagati c’é chi fotocopiava i permessi e li distribuiva ad amici e parenti o il commerciante del centro storico che ogni giorno andava al lavoro utilizzando il permesso di un parente. “In media – ha spiegato il comandante della polizia municipale di Firenze, Alessandro Bartolini – ogni trasgressore ha effettuato 150 utilizzi impropri del permesso con punte di oltre 600″. I permessi regolari a Firenze sono 17 mila. Secondo la polizia municipale, il 10% è utilizzato commettendo irregolarità; nell’1% reati veri e propri. Il fenomeno è comunque in diminuzione, anche grazie a una precedente inchiesta chiusa nel 2004, che portò alla revisione di tutti i permessi. In caso di processo (alcuni casi sarebbero già stati vagliati dal gup) gli indagati rischiano anche spese rilevanti: il Comune si costituirà parte civile e chiederà il risarcimento danni per il mancato incasso delle multe. “Non sarebbero cifre di poco conto – ha spiegato Bartolini -. Si tratterebbe di sanzioni da 15.000 a 50.000 euro”. (ANSA).