Cultura & Società
Firenze, riapre dopo vent’anni il teatro «Niccolini»
Il restauro è durato 9 anni ed è stato sostenuto dall’editore fiorentino Mauro Pagliai che lo acquistò nel 2006. La riapertura del celebre teatro è stata presentata stamani in una conferenza stampa dal sindaco Dario Nardella, alla presenza oltre a Pagliai, del presidente dell’Opera del Duomo Franco Lucchesi e dell’ad di Pitti Immagine Raffaello Napoleone. La programmazione, è stato detto, sarà sostanzialmente dedicata alla «prosa, alla poesia, a tutto ciò che è la produzione culturale del teatro classico italiano: la risposta italiana alla comédie française. Un luogo che potrà essere all’altezza dei grandi esempi internazionali che troviamo a Parigi, Berlino, Londra». A gestire la stagione la Fondazione Teatro della Toscana.
Ma il Niccolini – 406 posti e 4 ordini di palchi -, con la riapertura, diventerà anche un centro culturale polivalente ospitando mostre e convegni e da aprile-maggio rimarrà aperto 7 giorni su 7, anche di mattina, grazie ad un accordo con l’Opera del Duomo, per presentare, dalle 9 alle 17, un video sui tesori di piazza Duomo per preparare i visitatori, nell’ambito di uno speciale percorso turistico. In sinergia con il Niccolini è anche Pitti Immagine, che il 14 gennaio vi allestirà una performance dello stilista Marco De Vincenzo, Womenswear guest designer del prossimo Pitti Uomo. Al piano terra ci saranno poi un caffè e un bookshop. Intanto il teatro aprirà le sue porte alla città con visite guidate a partire da sabato prossimo.
Il Niccolini si chiamava in origine «Teatro del Cocomero», dall’antico nome della via. La sua fondazione, intorno al 1650, lo colloca tra i primi teatri «moderni» d’Europa oltre che primo a Firenze. Prima della sua chiusura, avvenuta nel 1995, era stato un importante centro di produzione per la prosa, palcoscenico di artisti come Vittorio Gassman, Carlo Cecchi, che ne è stato anche uno dei direttori, e Carmelo Bene che commosse il pubblico recitando Leopardi. Il Niccolini, ieri, con un sopralluogo a sorpresa, è stato visitato in anteprima dal premier Matteo Renzi e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti.