Firenze

Firenze, quasi 200mila euro dalla Caritas per gli alluvionati di Campi Bisenzio

Hanno ricevuto un aiuto 77 famiglie e un'attività commerciale

Quasi 200 mila euro sono stati raccolti dalla Caritas diocesana di Firenze e distribuiti da gennaio ad oggi a 77 famiglie e ad un’attività commerciale di Campi Bisenzio (Fi) che hanno subito gravi danni dall’alluvione del 2 novembre 2023.

A contribuire con generosità, per una cifra complessiva di 198.857 Euro, sono state grandi o piccole aziende, fondazioni, parrocchie, associazioni, scuole, palestre e singole persone che non hanno dimenticato la devastazione, soprattutto di alcuni quartieri come quello della parrocchia del Sacro Cuore, e la disperazione di tanti.

Donazioni grandi o piccole, ma tutte significative perché danno il senso della solidarietà, del preoccuparsi del prossimo. Gesti di altruismo che sono seguiti a quelli di tante persone, molti i giovani, che subito dopo l’alluvione si sono presentati con secchio e pala per liberare da acqua e fango case, chiese, scuole negozi e strade.

A questi contributi economici donati alle famiglie va aggiunto anche l’acquisto da parte della Caritas diocesana di 40 deumidificatori che sono stati messi a disposizione della popolazione subito dopo la calamità.

“Abbiamo individuato le famiglie più bisognose, quelle con più necessità, grazie ad uno specifico centro di ascolto che abbiamo attivato subito dopo la calamità come Caritas e poi visitando direttamente come parroci le abitazioni durante la benedizione di Pasqua delle famiglie – spiega don Marco Fagotti, della Caritas Vicariale di Campi Bisenzio e parroco di S. Stefano a Campi  – Spesso chi è più in difficoltà non sa neppure chiedere, ma così siamo riusciti a raggiungere anche loro. I contributi sono stati per ciascun nucleo familiare fra i 1.000 e i 5.000 Euro, un aiuto forse non sempre determinante, ma che ha dato sicuramente una speranza e lo spirito per ripartire. Fra i vari casi posso citare quello di una coppia già in difficoltà, che era riuscita a trovare un lavoro nelle pulizie, e ad affrancarsi così dall’aiuto della Caritas, ma che nell’alluvione aveva perso l’auto con cui si spostavano per i servizi, adesso hanno nuovamente un mezzo per andare a lavorare. Oppure il negoziante che ha potuto rifornire il magazzino di tutto ciò che era stato alluvionato e ripartire con la sua attività. Molti anziani che hanno perso tutto, seppur abituati a fare con poco, si sono messi a piangere quando hanno saputo che sarebbe arrivato per loro l’aiuto dalla Caritas. Devo dire che nel disastro drammatico dell’alluvione abbiamo potuto sperimentare anche il bello di uno sguardo di custodia dell’uno verso l’altro e la gioia di donare qualcosa per gli altri”.