Con la celebrazione di una Messa, il 31 maggio alle 18 presso l’«Oasi» di Firenze in zona Due Strade, i padri Mercedari chiuderanno le celebrazione del centenario della costituzione della Provincia Romana. I padri Mercedari arrivarono a Firenze all’inizio degli anni Cinquanta per fondare una comunità per ex detenuti: l’O.A.S.I., scritta con i puntini a significare Opera Assistenza Scarcerati Italiani. Adesso il significato è diverso: «Oasi» è metafora di un luogo di refrigerio, di riposo che si offre a persone che hanno vissuto l’esperienza del carcere o di altri forti disagi per proporre loro un percorso di scoperta delle proprie risorse, un cammino di riscatto umano.In questi anni di presenza nel capoluogo toscano, si è formata attorno alla comunità una rete di strutture e di servizi adatta all’accoglienza e al reinserimento sociale. Per ognuna delle esigenze esiste una «casa»: il «Centro Mercede» per la pronta accoglienza (uno dei due presenti a Firenze) e l’ospitalità dei minori in stato d’abbandono; la «Comunità dimensione familiare Don Zeno» (in un’altra zona di Firenze, a Badia a Ripoli) per i minori provenienti dall’area penale; la «Casa Martino» con appartamento autogestito. Ma in caso di necessità, i religiosi sono pronti anche ad affittare appartamenti a loro nome da destinare ai giovani ospiti dell’«Oasi» il cui centro nevralgico si trova in Via Accursio.I padri Mercedari, per la precisione l’Ordine di Santa Maria della Mercede è stato fondato in Spagna nel 1218 da San Pietro Nolasco (1180-1258) per liberare gli schiavi cristiani fatti prigionieri dai mori. Da allora l’attenzione alle nuove forme di schiavitù ha spinto l’Ordine ad occuparsi in particolare delle carceri e degli ex carcerati creando centri di accoglienza e parrocchie in tante città del mondo. Da qui l’estensione ad interessarsi anche di altre forme di disagio. In Italia i padri Mercedari sono presenti dal 1907 e si apprestano per questo a celebrare il centenario. Attualmente sono una sessantina, divisi in 13 comunità, dal Veneto alla Sicilia (Alghero, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Carpignano, Firenze, Frascati, Napoli, Nemi, Orvieto, Padova, Palermo e Roma). La caratteristica è che in ogni città svolgono una pastorale del carcere e della parrocchia.