Arte & Mostre
Firenze, nuova luce per la Sagrestia Vecchia di San Lorenzo
Il nuovo impianto di illuminazione, che è stato inaugurato lunedì 11 luglio alla presenza tra gli altri del presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Enrico Bocci, del priore mitrato della Basilica di San Lorenzo monsignor Marco Viola, della vicesindaco di Firenze Cristina Giachi, del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, del responsabile area Mercato Enel Toscana Nicola Polverari, del referente affari istituzionali Enel Toscana e Umbria Emiliano Maratea, del responsabile progettazione soluzioni grandi clienti Enel Francesco Di Salvo e del progettista dell’impianto Marco Schillaci, è stato pensato e realizzato secondo due criteri principali: risparmio energetico e valorizzazione artistica dell’opera.
Si è per questo proceduto al design illuminotecnico con una serie di calcoli specifici per individuare i livelli di illuminazione più idonei e le migliori sorgenti luminose da utilizzare, nonché le soluzioni più efficienti di installazione. Il progetto d’illuminazione ha rispettato rigorosamente le linee progettuali ideate e costruite dal Brunelleschi senza sconvolgerne la lettura agli occhi del visitatore. Il «concept», infatti, ha semplicemente svelato all’occhio dell’osservatore ciò che l’illuminazione precedente celava, senza alterarne i contenuti e i messaggi. L’effetto creato svela, con luce calda e diffusa, in primo luogo l’ambiente nel suo complesso e quindi la bellissima Cupola a «ombrello», a seguire emergono le pareti perimetrali alte e il piccolo ambiente della Scarsella con l’altare e il bel cupolino policromo con i piccoli pennacchi. Un’ulteriore «sovrapposizione» di luce, generata da proiettori orientati ad hoc e con ottiche concentrate, permette di far risaltare determinati elementi compositivi della struttura: i pennacchi e le lunette perimetrali decorate con le terrecotte di Donatello, il Crocefisso della Scarsella, le colonne e la trabeazione ai lati della parete di fondo e per finire i due portali istoriati, anch’essi opera di Donatello e fulcro artistico di tutta la Sagrestia. Tutto ciò contribuisce a restituire la tridimensionalità dell’ambiente ricreando un effetto di luce naturale e sobria.