Vita Chiesa

FIRENZE, MONS. BETORI: L’ESEMPIO DI DON BENSI PER I PRETI DI OGGI

“Qual è il volto di prete che siamo chiamati ad assumere per essere fedeli alla nostra consacrazione secondo la figura di Cristo?”: per dare una risposta a questa domanda mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, stamattina, durante la messa crismale, ha ricordato figura di don Raffaele Bensi, sacerdote fiorentino morto il Giovedì santo di venticinque anni fa, il 4 aprile. Un prete, don Bensi, che “ha vissuto la propria missione con una dedizione assoluta di sé, non proponendo la propria umanità bensì l’agire della grazia di Dio, ma anche collocando l’azione della grazia in un clima di ascolto profondo dell’altro, di rispetto della sua libertà, convinto, com’è scritto sulla sua tomba, che ‘l’uomo si agita e Dio lo conduce’”. Nel suo “darsi agli altri e tenerli in grande considerazione, per il mistero di Dio di cui ciascuno è portatore”, don Bensi “ha offerto una testimonianza viva e vivace della fede cristiana in tutta la sua integrità, con un’amorosa appartenenza alla Chiesa senza alcuna riserva”. In don Bensi emergeva “la possibilità di incontrare una personalità presbiterale compiuta, perché in essa si sedimentava una totale appartenenza a Cristo e alla Chiesa”. “Su questa sintesi di donazione totale e di abbandono fiducioso nella misericordia siamo chiamati anche oggi a misurare la verità del nostro sacerdozio”, ha concluso mons. Betori. (Sir)