Mi chiamo Giuseppe e sono il nuovo vescovo di Firenze. Il Papa mi manda in questa bellissima città, e nelle cittadine e nei paesi che le sono d’intorno, per parlare di Gesù alla gente e prendermi cura di tutti come un padre. Inizia così la Lettera che il nuovo Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori ha consegnato questa mattina ai bambini e alle bambine dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Betori ha voluto infatti inserire, nel programma della sua prima giornata in diocesi, un saluto ai piccoli pazienti dell’ospedalino fiorentino, come segno di attenzione ai più piccoli, in particolare a quelli che soffrono, e alle loro famiglie, nel desiderio di portare loro una parola di amore e di speranza. L’Arcivescovo ha lasciato in dono all’ospedale alcuni giocattoli per la ludoteca interna, ma ha voluto anche consegnare a ciascuno dei bambini ricoverati al Meyer un piccolo librettino scritto per l’occasione, una lettera in cui si sofferma a parlare di Gesù, del dolore, della malattia e della speranza. Sento una spinta nel cuore scrive il Vescovo – come un dolce dovere, di farvi sentire da vicino tutto il mio affetto: quando un bambino sta male è importante che ci sia chi gli dica che gli vuol bene e lo incoraggi. A dire il vero aggiunge l’Arcivescovo eletto di Firenze – ho per voi un dono di altro genere, un grande dono: vorrei farvi conoscere un po’ di più Gesù, l’amico vero di ogni persona, colui che ci prende per mano, ce la tiene stretta e ci conduce sulle strade del bene e della gioia.Dopo il saluto dei dirigenti dell’ospedale, monsignor Betori ha incontrato privatamente alcuni pazienti con i loro familiari. Prima di lasciare la struttura sanitaria, ha visitato anche una mostra di disegni dei bambini su vari episodi della Bibbia che in questi giorni alcune comunità evangeliche hanno allestito all’ingresso del Meyer. La prima giornata fiorentina di monsignor Betori prosegue adesso con il pranzo alla mensa Caritas di via Baracca, prima di raggiungere il santuario della Santissima Annunziata da cui poi il Vescovo si sposterà a piedi, camminando tra la gente, fino in Duomo.La diretta sull’ingresso a Firenze di mons. Betori