Vita Chiesa

Firenze, Messa di Bach: card. Betori, «Ogni opera dell’uomo è glorificazione del Creatore»

«Il tema della gloria collega, nell’orizzonte della fede, il mistero di Dio e quello dell’uomo», ha osservato il porporato. Così «nella vita dell’uomo, nella sua esistenza anzitutto e poi nelle sue opere si manifesta la gloria di Dio. E lo percepiamo in modo tutto singolare quando, percorrendo la via della bellezza, incontriamo le opere dei sommi artisti».

In realtà, ogni «opera dell’uomo» diventa «glorificazione del suo Creatore». Tutto ciò, ha aggiunto, «proclamiamo in questa celebrazione, dando lode a Dio con uno dei vertici dell’arte musicale di tutti i tempi e riannodando la trama di un’indispensabile alleanza tra l’arte e la fede, la musica e l’azione sacra. Ne era ben consapevole Johann Sebastian Bach che ‘Soli Deo Gloria’ compose le note che ci fanno oggi gioire e godere, in un’esperienza che è insieme di preghiera e di bellezza».

Al termine della messa il Cardinale ha ringraziato «quanti hanno reso possibile questa esperienza di fede e di arte» e in particolare l’associazione «La Pasqua di Bach» con il suo presidente il maestro Mario Ruffini, «che ha organizzato l’evento in collaborazione con l’Ufficio Cultura dell’Arcidiocesi, e il suo direttore don Alfredo Jacopozzi, coadiuvati dal direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano, don Roberto Gulino». Il grazie si è poi esteso al Coro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dal maestro Lorenzo Fratini, con i solisti Giulia Peri, Anastasia Boldyreva, Alfonso Zambuto e Gabriele Spina, ai Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, alla Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze, diretta dal maestro Michele Manganelli, all’assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Sergio Givone, intervenuto anche a proclamare una delle letture sacre e ai detenuti di Sollicciano, presenti con una loro delegazione e anch’essi protagonisti con uno di loro nella proclamazione della Parola.