Cultura & Società
Firenze, le celebrazioni per il 750esimo anniversario della nascita di Dante
A Firenze, Roma e Ravenna (dove morì nel 1321 e c’è la sua tomba, nella Basilica di San Francesco) sono entrando nel vivo le celebrazioni per il 750° della nascita di Dante Alighieri. Nel centro storico fiorentino già da metà aprile in un centinaio di vetrine è esposta la riproduzione di una pagina miniata della Divina Commedia, offerta tra una scelta selezionata proveniente dai manoscritti custoditi dalle principali biblioteche fiorentine di conservazione quali Nazionale, Laurenziana e Riccardiana.
Sul piano più spettacolare oggi, 14 maggio , anniversario della nascita di Dante, la grande sfilata dei gonfaloni delle città italiane che contribuirono economicamente a realizzare tra il 1863 ed il 1865, utilizzando il marmo di Carrara, la statua di Dante in Piazza Santa Croce, opera dello scultore Enrico Pazzi.
Torna oggi anche «All’improvviso Dante 100 Canti per Firenze», decima edizione del più grande appuntamento di partecipazione popolare dedicato al poeta fiorentino, che coinvolge ogni anno centinaia di persone impegnate a leggere Dante in piazza. È un’edizione speciale, dedicata ai 750 anni dalla nascita di Dante, e in concomitanza con i 150 anni di Firenze Capitale, e che per tutti i cantori invece rappresenta il compleanno per i 10 anni di una storia in comune.
Tra le altre iniziative, l’Accademia della Crusca in collaborazione con l’Opera del Vocabolario italiano, sancita da una Convenzione quinquennale fra l’Accademia e il Cnr, si propone di realizzare un Vocabolario che raccolga l’intero patrimonio lessicale contenuto nelle opere di Dante, latine e volgari, consultabile in versione sia informatica che cartacea.
Il progetto consentirà alle due istituzioni di valorizzare e mettere a frutto le vaste esperienze che entrambe hanno maturato in campo linguistico, filologico, lessicografico e informatico. La Società dantesca italiana propone un calendario ricco di iniziative che includono sia momenti musicali che letterari, cercando il coinvolgimento di un vasto pubblico, con conferenze sia per studiosi che per appassionati.
Ma il cuore degli eventi diventa il Battistero del Duomo («Il mio bel San Giovanni», così esaltato dal poeta nel diciannovesimo canto dell’Inferno) con tre «lectiones magistrales» ed un maxischermo esterno per il pubblico che non riuscirà a essere accolto all’interno.
Ha aperto il ciclo il professor Emilio Pasquini dell’Università degli studi di Bologna proprio sul tema «Fra biografia e poesia: riflessioni a margine del “bel San Giovanni” di Dante», cui Michele Placido ha fatto seguire la lettura del canto XIX dell’Inferno. Il 12 maggio alle 18 è stata la volta della professoressa Lucia Battaglia Ricci dell’Università di Pisa con «Costruire l’Aldilà: arte e poesia» e di Roberto Herlitzka con la lettura del canto XI del Purgatorio. Ultimo protagonista, il 19 maggio sempre alle 18, sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, biblista e letterato, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, con «L’esame di fede di Dante». Gioele Dix leggerà il canto XXIV del Paradiso.
Spetterà a Vittorio Sermonti il gran finale, il 15 settembre, nel Cenacolo di Santa Croce. Leggerà e commenterà un testo fondamentale per la cultura di Dante e degli autori medievali tutti, «Le Metamorfosi» di Ovidio.