Associazioni e movimenti
Firenze, incontro “Verso una nuova Camaldoli europea”
Venerdì 11 ottobre presso il Centro La Pira
Le crisi che il pianeta sta attraversando rendono sempre più urgente un cambio di paradigma, affinché sia possibile, all’insegna della fraternità, una nuova convivenza mondiale che nasca dalla consapevolezza di un destino comune della comunità umana.
L’associazione Nuova Camaldoli e il Centro internazionale studenti Giorgio La Pira propongono il convegno «Verso una nuova Camaldoli europea: il paradigma della complessità per rigenerare la politica», che si terrà venerdì 11 ottobre a Firenze presso il Centro La Pira via dei Pescioni 3 dalle 17 alle 20. Interverranno i professori Mauro Ceruti (Iulm Milano), Raul Buffo (Istituto Universitario Sophia), Domenico Maria Amalfitano (Centro di cultura Lazzati- Taranto), Sebastiano Nerozzi (Università Cattolica Sacro Cuore) e la professoressa Patrizia Giunti (Università di Firenze, presidente della Fondazione La Pira) in collegamento online dal Brasile. Coordinerà Saverio Lesti (Università di Firenze).
Un’iniziativa che nasce (in continuità con la Settimana Sociale dei cattolici che si è svolta a luglio a Trieste) dalla consapevolezza che sia necessaria una visione globale per affrontare i problemi del nostro tempo. Una sfida che chiama in causa, in maniera particolare, l’Europa e la sua stessa identità.
Il convegno, scrivono gli organizzatori, «vuole “avviare processi” ed essere la prima tappa di un lavoro di riflessione comune per educare a una “visione trinitaria e a un pensiero complesso” che aiuti a elaborare soluzioni nuove e concrete per uscire dalla crisi politica attuale». Dopo il convegno proseguirà quindi un lavoro di ricerca e di confronto sui diversi temi che i relatori affronteranno: l’epistemologia della complessità, l’ontologia trinitaria, il nuovo popolarismo proposto dalla “Fratelli tutti” di papa Francesco e la comunità di destino planetaria quale imprescindibile premessa di pace e fraternità universale.
«Nell’ottica di una nuova Camaldoli europea – concludono gli organizzatori – crediamo nella possibilità di aprire insieme ad altre realtà un orizzonte nuovo per un rinnovamento culturale e un cambiamento di paradigma politico che porti alla nascita di un nuovo movimento popolare».