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FIRENZE, INCONTRO SULLA «CURA DEGLI INFERMI» NELLA TRADIZIONE CITTADINA

“Nella società liquida e atomizzata di oggi, nella stagione dell’autodeterminazione e dell’individualismo ma anche della solitudine, sono importanti il valore e gli esempi di una grande tradizione di opere ispirate alla misericordia”. Questo il presupposto dell’incontro su “La cura degli infermi e l’accompagnamento alla fine della vita nella tradizione civile e religiosa di Firenze”, in programma nel capoluogo toscano venerdì prossimo, 19 febbraio (ore 17.15, “Sala Verde” di Palazzo Incontri, via de’Pucci 1), per iniziativa di Scienza & Vita di Firenze. “Se la storia importante non è solo quella delle diplomazie ma anche quella civile – si legge in una nota degli organizzatori – istituzioni e opere quali la Misericordia, le Oblate ospitaliere di Monna Tessa nell’Ospedale di S. Maria Nuova, l’Ospedale dell’Umiltà detto poi di S. Giovanni di Dio, sorte quando Firenze era la capitale del mondo, fanno parte della grande storia della città. Sono opere ispirate alla carità cristiana, la fede che si fa promozione umana, legate al nome di grandi famiglie, ma anche alla pietà popolare e a grandi filoni di spiritualità”. “Tre grandi narrazioni religiose e civili”, dunque, nelle quali “è stata testimoniata nei secoli la vicinanza all’uomo sofferente per curarlo e per accompagnarlo nell’ultima fase della vita, non lasciandolo mai in preda all’abbandono e alla solitudine”.Sir