Toscana

Firenze, il festival di Oxfam “Creiamo un futuro di uguaglianza”

In Italia lo 0,1% più facoltoso detiene il 9% della ricchezza e 1 lavoratore su 5 è povero, mentre schizzano alle stelle i super-redditi. In Toscana 1 lavoratore su 3 del settore privato è colpito da salari troppo bassi

Al via oggi il Festival di Oxfam Italia Creiamo un futuro di uguaglianza, giunto alla sua 3a edizione.I dibattiti previsti tra studiosi, politici, scrittori, giornalisti e rappresentanti della società civile hanno registrato fin dall’inizio la partecipazione di un pubblico certamente interessato a saperne di più sulle disuguaglianze economiche e sociali. Bastano pochi dati per restituire la realtà di un Paese, il nostro, in grave deficit di giustizia economica. In Italia lo 0,1% più facoltoso possiede oggi circa il 9% della ricchezza netta nazionale mentre nel 1995 ne possedeva il 5%.

Da questi pochi ed eloquenti numeri, il Festival ha aperto i suoi lavori con l’intervento di Clara Mattei, economista e docente della New School for Social Research di New York che ci ha tenuto a dire: il nostro sistema economico ci sta uccidendo e disumanizzando. È necessario promuovere la conoscenza critica come strumento di sopravvivenza, per trasformarlo in favore degli esseri umani e non dei profitti”.

“La crescita delle disuguaglianze è un fenomeno profondamente nocivo per l’economia e la società nel suo complesso – ha commentato Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam ItaliaLe disuguaglianze ostacolano la mobilità inter-generazionale, minano le prospettive di sviluppo duraturo e sostenibile, e indeboliscono il grado di coesione sociale. Generano fratture che possono portare allo svilimento del patto sociale, a intolleranza, a una sfiducia nei confronti delle istituzioni, a instabilità e derive autoritarie. Per ostacolare le tendenze in atto sono necessari interventi che prevengano, a monte, un’iniqua distribuzione di potere e di esiti economici sui mercati. Serve da un lato supportare le dotazioni finanziarie e di capitale umano per chi proviene da un background svantaggiato, e dall’altro revisionare profondamente le regole che governano i processi economici come il rafforzamento della tutela della concorrenza, politiche di regolamentazione finanziaria, politiche industriali basate sull’innovazione e sulla buona occupazione e non sui bassi salari, politiche del lavoro che rafforzino il potere contrattuale dei lavoratori e limitino il ricorso a forme di occupazione non standard. Solo così si crea un campo da gioco paritario per tutti in cui ognuno, senza distinzioni, possa esprimersi al meglio delle sue possibilità”.

REMUNERARE IL LAVORO PIU’ CHE IL CAPITALE

Oggi più che mai occorre ripensare il nostro sistema economico e favorire modelli di impresa più equi e inclusivi, mettendo in discussione la supremazia del principio shareholder first, in base al quale lo scopo preminente di un’impresa sia quello di massimizzare il valore di mercato per gli azionisti. La conduzione delle imprese secondo tale principio ha contribuito al marcato aumento dei divari economici in molti Paesi producendo uno spostamento della ricchezza dalla remunerazione del lavoro a quella del capitale e, all’interno delle retribuzioni, una significativa concentrazione al vertice dei redditi da lavoro. Negli ultimi quarant’anni, in Italia, la soglia d’ingresso nel top-0,01% dei lavoratori meglio retribuiti è aumentata del 142%, passando da 220.000 a 533.000 euro. Mentre è cresciuto il numero dei lavoratori a bassa retribuzione: quasi 1 lavoratore su 5 percepisce una retribuzione insufficiente a garantirgli un’esistenza dignitosa.

In Toscana 1 lavoratore su 3 del settore privato è colpito da salari troppo bassI

Su quali modelli alternativi di impresa puntare è stato il tema al centro della discussione che nella mattinata di apertura del Festival ha coinvolto, don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Anna Fasano, presidente di Banca Etica e Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia intervistati dal caporedattore di Avvenire, Pietro Saccò.

LAVORO MIGRANTE E DISUGUAGLIANZE DI GENERE

Lavoro migrante, risorsa o costo? A discuterne domani – all’Istituto degli Innocenti dalle 10,30 – ci saranno l’economista Tito Boeri, Lucia Aleotti, vice-presidente del Centro Studi di Confindustriae Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia, con la moderazione di Alessandra Ziniti, giornalista di Repubblica.

L’ultimo rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Leone Moressa certifica come 2,4 milioni di persone straniere producano l’8,8% del PIL, con un saldo positivo, pari a 1,2 miliardi di euro, tra imposte e contributi versati allo Stato da un lato e prestazioni di welfare godute dall’altro. Un valore che potrebbe essere anche più alto se includesse il contributo delle tante persone straniere che le attuali politiche di gestione dei flussi migratori rendono di fatto irregolari sul nostro territorio, mancando di una visione lungimirante che guardi alle migrazioni come a una reale opportunità per il nostro Paese.

Un’analisi che, dalle 12, attraverserà anche le politiche e gli interventi per una buona integrazione che si possono attuare sui diversi territori, a partire da quello toscano, con il panel Community Matching: comunità e rifugiati insieme per un futuro possibile. Un talk che metterà al centro le azioni e le politiche necessarie a promuovere l’incontro virtuoso tra rifugiati e comunità locali. Ospiti dell’incontro – moderato da Piero Fachin, condirettore di Quotidiano Nazionale – saranno Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali della Regione Toscana, Andrea Mayer, coordinatore area accoglienza di Oxfam Italia, Nicola Paulesu, assessore al welfare, accoglienza e integrazione del Comune di Firenze, Giorgio Baracco, responsabile progettazione di Refugees Welcome e Giulia Dagliana,presidente Associazione toscana tutori volontari.

Ancora domani, alle 15.00, presso la libreria Giunti Odeon, sarà la volta della giustizia di genere, con uno sguardo alle disuguaglianze che pervadono il mondo del lavoro: il tasso di partecipazione al mercato del lavoro ancora oggi vede in Italia solo 1 donna su 2 occupata, con una significativa incidenza del part-time involontario. Condizione che leggermente migliore in Toscana con il 64,3% di occupazione femminile (a giugno 2024).

Ne parleranno Marcella Corsi, docente di economia politica dell’Università La Sapienza, Carolina de’ Castiglioni, attrice, Vera Gheno, linguista, saggista e attivista italiana e Maria Nella Lippi, responsabile del programma giustizia di genere di Oxfam Italia.

I VINCITORI DEL PREMIO COMBATTERE LA DISUGUAGLIANZA – SI PUÒ FARE, dedicato ad Alessandra Appiano

In omaggio ai tanti che hanno già iniziato a prendersi cura del futuro perseguendo un presente illuminato, in libreria Giunti-Odeon alle 18,30 di domani, Oxfam Italia assegnerà il premio Combattere la disuguaglianza – Si può fare Goffredo Buccini per il suo Sabaudia Sikh & Vip, a un passo dai beach party sfila l’inferno degli schiavi (Corriere della Sera, 13 luglio 2024). Un articolo che racconta di una spiaggia per vip come quella di Sabaudia e gli slum dei Sikh che sudano l’anima tra campi e serre per 4/5 euro l’ora, talvolta solo promessi, divisi da una strada dove s’incrociano vacanzieri in bici per tenersi in forma e indiani in bici per tenersi in vita. Eppure gli indiani risultano invisibili ai più, soprattutto mentre campano come bestie tra le bestie. Un inferno di schiavi e disuguaglianza sociale che conta 18.000 lavoratori in 7.000 aziende agricole a 1 km e mezzo dagli aperitivi sul lungomare.

Il premio per le organizzazioni andrà a Scuola Fatoma perché il valore di un’emozione può generare emozioni, che generano altre emozioni. La Scuola Fatoma è nata nel nome di Tomas-Fatoma, un giovane bracciante ghanese, costretto a vivere in condizioni disumane del ghetto di Borgo Mezzanone, a 45 km da Manfredonia (FG). Prima di morire in un incidente stradale mentre tornava a casa in bicicletta, Tomas fece in tempo a lasciare appunto un’emozione: “La vita è capire. L’amore è capire. Se non ci capiamo a vicenda come fa a esserci l’amore? L’amore non arriverà”. Anche da qui il 23 settembre 2023 è nata la scuola: corsi d’italiano, rianimazione, cucina, arte, calcio, nuoto, addirittura equitazione, inizialmente pensando ai braccianti che abitano nella baraccopoli, poi rendendosi conto che l’avventura avrebbe potuto aiutare tutti e tutti insieme.

Il riconoscimento speciale, dedicato alle aziende, sarà invece assegnato a Homes4All, nata per contrastare l’emergenza abitativa, dimostrando con fatti e mattoni che è possibile creare una concreta alternativa alla gestione pubblica, e non solo, del problema dell’abitare, rigenerando, perché a volte non basta solo ristrutturare immobili moribondi o abbandonati, ma ricostruire contesti urbani e tessuti sociali.

Inaugurato quest’anno il Grand Prix Iabicus-Oxfam, sarà consegnato a Sara Taschera, direttrice comunicazione di Coop Italia per Ia campagna Close The Gap, un modello di riferimento, esemplare, per significare l’impegno sociale di chi sta sul mercato per produrre impatto e cambiamento.

Alla premiazione, presentata da Paolo Iabichino, interverranno la scrittrice Camilla Baresani, il giornalista Nanni Delbecchi, Roberto Natale, membro del Consiglio di amministrazione della RAI, Anna Luppi, docente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.

SCHEDA GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI OGGI E DOMANI

La prima giornata del Festival continuerà oggi alle 16,00 – sempre all’Istituto degli Innocenti – con l’incontro Tax the Rich: una questione indifferibile di giustizia sociale. Un’occasione per riflettere sull’attualità e il consenso pubblico di cui gode la proposta di una maggiore tassazione degli ultra-ricchi, tema su cui Oxfam ha condotto in Italia la campagna #LaGrandeRicchezza.Ne parleremo conPeter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it, Giorgiana Notarbartolo, esponente dei Patriotic Millionaires e Impact Investor PFC, Massimo Alberti, conduttore e giornalista di Radio Popolare, Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia con la conduzione della giornalista e autrice di La7, Gea Scancarello. 

In chiusura di giornata il Festival si sposterà in libreria Giunti Odeon. Riccardo Staglianò, firma del Venerdì di Repubblica, autore del saggio “Hanno vinto i ricchi” (edizioni Einaudi), dialogherà con Clara Mattei, tra le più autorevoli economiste sulla scena internazionale, autrice del volume “L’economia è politica”.

Domani pomeriggio presso la Libreria Giunti Odeon, spazio inoltre al panel La realtà oltre le narrazioni: la catastrofe umanitaria a Gaza. Quali prospettive future? In programma dalle 16.30, una tavola rotonda in cui gli ospiti – a partire dalle testimonianze dirette di chi sta vivendo in prima linea la catastrofe umanitaria in corso – si interrogheranno sulle cause profonde del conflitto, sulle ragioni che hanno portato al riacutizzarsi delle ostilità, su quale narrazione ne è stata fatta in Italia e a livello internazionale, quanto questa possa influenzare e contribuire a favorire o ostacolare un percorso di Pace.  

Intervistati da Anna Maria Giordano, giornalista di Radio3Mondo, si confronteranno: Carmen Lasorella, giornalista, Sarit Michaeli, international advocacy lead dell’associazione israeliana B’Tselem, Bushra Khalidi, policy lead di Oxfam in Palestina, Micaela Frulli, docente di diritto internazionale dell’Università di Firenze, Riccardo Sansone, responsabile dell’ufficio programmi estero e azione umanitaria di Oxfam Italia e Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia.

L’ANTICIPAZIONE DEL FESTIVAL DEI POPOLI

La 3a edizione di Creiamo un futuro di uguaglianza si chiuderà infine al Teatro della Compagnia con la proiezione alle 20,00 di Limits of Europe. Film scelto con il Festival dei Popoli, che prenderà il via a Firenze il prossimo 2 novembre: una sconvolgente e originale denuncia sullo sfruttamento del lavoro migrante nell’Europa di oggi, tra Francia e Germania, attraverso il racconto in prima persona della protagonista.

Per entrambe le giornate del Festival, dalle 10 alle 18, in piazza Santissima Annunziata saranno presenti inoltre punti informativi sul Festival, stand interattivi sul lavoro di Oxfam, esibizioni di artisti di strada.

La 3a edizione dell’Oxfam Festival è organizzata grazie al patrocinio e al contributo di Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze; al contributo di Fondazione CR Firenze; al patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana; alle aziende partner Lavazza Group e Valoritalia; e al partner tecnico Unicoop Firenze.

Inoltre con il Patrocinio di Rai per la Sostenibilità – ESG ein collaborazione con Bompiani e Accademia di Belle Arti di Firenze.Info e programma completo su http://oxfam.it/festival