«Abbiamo pensato – scrive il cardinale Giuseppe Betori nell’invito – di proporre quattro incontri, i primi due affronteranno il tema dell’Eucarestia che è il cuore della vita sacerdotale. Su di essa il sacerdote è chiamato a modellare tutta la sua vita». Il riferimento sarà la Sacrosanctum Concilium, la costituzione conciliare che indica la liturgia come «culmine e fonte» di tutta l’azione dela Chiesa. Gli ultimi due incontri saranno dedicati invece ad altre due costituzioni conciliari, la «Gaudium et spes» e la «Dei Verbum». Quest’anno, aggiunge l’arcivescovo, «vorremmo iniziare anche un percorso che ci aiuti a prepararci al Giubileo del 2025. La preparazione a questo evento si svolgerà in due anni, in questo primo anno il tema sarà il Concilio Vaticano II°, nel prossimo anno il tema sarà la preghiera. Spero che questi temi così essenziali per la nostra vita di preti e diaconi, e l’autorevolezza dei relatori che sono stati invitati e che ringrazio di cuore per la loro disponibilità, ci spingano ad approfittare di questa preziosa opportunità».Il primo incontro, mercoledì 23 novembre alle 10,30, vedrà la partecipazione del cardinale Kurt Kock, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Il tema sarà proprio l’Eucaristia, fonte e culmine della vita presbiterale.Martedì 31 gennaio il cardinale Lazzaro You Heung-Sik, prefetto del dicastero vaticano per il clero, parlerà del prete «ministro del sangue di Cristo». Il percorso proseguirà martedì 15 marzo con mons. Mario Meini, vescovo emerito di Fiesole, sull’attualità della «Gaudium et spes» mentre giovedì 3 maggio sarà mons. Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno, a parlare della centralità della «Dei Verbum» nel magistero del Concilio Vaticano II.