Firenze

Firenze, il 7 ottobre rosario itinerante per la pace col vescovo Gambelli

Partenza dalla sede della Misericordia in piazza Duomo, conclusione alla Santissima Annunziata

Una giornata dedicata all’incontro e all’unione, con al centro il tema della pace. È la Giornata mondiale del Rosario, l’iniziativa prevista per il prossimo 7 ottobre e annunciata da Papa Francesco lo scorso agosto, con lo scopo di unire i fedeli di tutto il mondo nella recita collettiva del rosario.
Per l’occasione a Firenze si terrà alle 19 un Rosario collettivo in movimento, che partirà da piazza del Duomo (davanti alla sede della Misericordia) e arriverà alla basilica della Santissima Annunziata, dove si concluderà davanti all’immagine dell’Annunciazione. L’evento è organizzato dal Coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina e vedrà anche la partecipazione dell’arcivescovo Gherardo Gambelli e del correttore nazionale delle Misericordie mons. Franco Agostinelli.
L’evento è nato per dare seguito al desiderio di papa Francesco, espresso nella lettera per il Giubileo 2025, di «dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande “sinfonia” di preghiera». Sono moltissime le confraternite, i santuari, gli ordini religiosi e altre associazioni laiche con spiccata spiritualità mariana che si sono già iscritte all’evento mondiale promosso dal forum paneuropeo delle confraternite, movimento europeo avviato nel 2020 a Lugano. Un momento di preghiera che coincide anche con l’anniversario del tragico attentato del 7 ottobre scorso in Israele, e si configura quindi anche come occasione per invocare il dono della pace.
«Piazza Duomo è il cuore di tutta Firenze, non solo della Firenze che crede – dice Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina – e per questo l’abbiamo scelta come punto di partenza del nostro rosario collettivo. Ringraziamo papa Francesco per aver lanciato questa iniziativa globale, che sarà l’occasione per unirci tutti insieme nel nome della pace e cominciare a prepararci in vista dell’anno del Giubileo».