Cultura & Società
Firenze, Dallapiccola torna in città. Omaggio al compositore
Il 28 aprile 2017, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, in occasione della presentazione del volume di Mario Ruffini Luigi Dallapiccola e le Arti figurative, Cristiano Chiarot prese per la prima volta la parola da nuovo Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino e annunciò che, nel suo primo Maggio Musicale 2018, avrebbe messo in scena Il Prigioniero, riportando così a Firenze la musica di Luigi DallaPiccola, uno dei protagonisti più importanti dell’intero Novecento. In quello stesso giorno, sempre a Palazzo Vecchio, nasceva formalmente il Centro Studi Luigi Dallapiccola, che ha sede a Firenze, presso il Conservatorio Statale di Musica «Luigi Cherubini» e il cui Presidente è Mario Ruffini, che ha dedicato tutta la sua vita di musicista e musicologo allo studio di Luigi Dallapiccola e alla diffusione delle sue opere.
Il Centro Studi si è posto l’obiettivo di diffondere la musica di Dallapiccola e la sua concezione di essa come impegno civile e morale e, per farlo, ha creato una sinergia di collaborazione con il Conservatorio di Musica «Luigi Cherubini» e con le principali istituzioni di Firenze: dal Maggio Musicale Fiorentino in primis, all’Università degli Studi, al Gabinetto G.P. Vieusseux e alla Biblioteca Nazionale Centrale dove sono depositati i due Fondi Dallapiccola, all’Accademia delle Arti del Disegno, all’Istituto Francese, al Lyceum, al Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, per finire con le Edizioni Suvini Zerboni, la casa editrice che fu di Dallapiccola.
Primo importante risultato è proprio questo: che durante il Festival del Maggio Fiorentino sono in programma tre eventi dedicati al compositore, a partire da un concerto monografico, il 14 maggio, intitolato «Dalla (piccola) musica da camera», che ripercorre il suo magistero attraverso il repertorio vocale, profano e sacro, con Susanna Rigacci soprano e Mario Ruffini alla guida dei Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino. In programma il Divertimento in quattro esercizi, le Liriche di Anacreonte, le Liriche di Machado, Tre Laudi, Piccola musica notturna e Commiato. Il 19 giugno si terrà una giornata di studi dall’emblematico titolo Il Novecento di Luigi Dallapiccola. Riflessioni sul tempo di guerra con musica, immagini e parole, alla quale parteciperanno studiosi e pensatori come Luciano Alberti, Carlo Sisi, Enrico Girardi, Paolo Petazzi, Quirino Principe, Mila De Santis, Eleonora Negri e Marco Vallora, i cui interventi saranno intervallati da musica e documentari d’arte realizzati da Dallapiccola nel tempo del Prigioniero. E infine la messa in scena de Il Prigioniero (19, 21 e 23 giugno), l’opera più sofferta di Luigi Dallapiccola riproposta al pubblico del Maggio a 70 anni dalla conclusione della composizione con la presenza del maestro Zubin Mehta sul podio e la regia e coreografia firmate da Virgilio Sieni.
Sono previsti anche 40 appuntamenti in città, che rappresentano una novità significativa: le più importanti istituzioni fiorentine hanno scoperto di essere legate, per un verso o per l’altro, a questo grande personaggio del Novecento, la figura d’artista più rappresentativa per raccontare i drammi di quel periodo, dalla Prima guerra e dall’irredentismo che attraversava i territori di confine, alla Seconda guerra e alle leggi razziali.