Toscana

Firenze, consegnato all’Opera La Pira il premio «Cittadino europeo 2016»

È stato consegnato oggi a Firenze, presso gli Archivi storici dell’Unione europea di Villa Salviati, il premio «Cittadino Europeo 2016». Tra i tre soggetti italiani che si sono aggiudicati il Premio, un’Associazione toscana molto conosciuta: l’Opera per la gioventù «Giorgio La Pira», «per la sua attività di formazione umana e cristiana dei giovani, finalizzata a un responsabile inserimento nelle comunità e alla costruzione di una casa comune europea». Insieme all’Opera sono stati premiati l’Associazione Pegaso Onlus, per il suo progetto di accoglienza di persone con disabilità che hanno perso i genitori, la Fondazione Archè Onlus, per i suoi sforzi nell’assistenza a mamme e bambini con disagio sociale e fragilità personale e Nawal Soufi, per il suo contributo nel salvataggio di migranti che attraversano il Mediterraneo.

Nella cerimonia di stamani, allietata dai brani musicale della Scuola di musica di Fiesole, i saluti di Dieter Schlenker, Direttore degli Archivi storici dell’Unione europea, Gian Paolo Meneghini, Capo Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo, di Cristina Giachi, vicesindaco Comune di Firenze e di Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale toscano. A ritirare il premio due educatori dell’Opera La Pira, Carlo Terzaroli e Sara Borri.

Al momento della premiazione dell’Opera La Pira è stato letto un messaggio dell’europarlamentare fiorentino Nicola Danti, impossibilitato a essere presente alla cerimonia per impegni istituzionali in America Latina. «Il conferimento del premio «Cittadino Europeo» all’Opera per la Gioventù ‘Giorgio La Pira’ – ha scritto l’europarlamentare che aveva candidato l’Associazione toscana – rappresenta il giusto riconoscimento a una bella storia e a una bella realtà del nostro territorio. L’impegno e l’attività dell’Opera La Pira costituiscono, da molti anni, opportunità di relazione e condivisione tra giovani di diversi popoli e religioni. È nostro compito lavorare oggi, insieme a questi giovani, a un futuro diverso per i popoli che vivono intorno al nostro Mediterraneo. Sarà bello continuare a farlo in futuro. Se oggi possiamo ancora sperare nella bellezza di un continente aperto e affacciato sul “Mare nostrum”, dobbiamo dire grazie anche a loro».