Firenze
Firenze, Betori: “Un impegno della persona che è giunto fino al sacrificio”
Stamattina nella Basilica della Ss.ma Annunziata, dall'Arcivescovo di Firenze il card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha presieduta una celebrazione con l’Istituto Geografico Militare.
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Nell’omelia il cardinale ha sottolineato il valore sociale dell’impegno e del lavoro dei membri dell’Istituto e ha ricordato Leonardo Sensitivi, e Tiberio Ghelardini, due delle tre vittime dell’incidente accaduto il 15 giugno scorso a Ventimiglia, mentre erano in servizio, e il loro collega Simone Bartolini, rimasto ferito.
“Distinguere tra vero e falso, tra bene e male, tra luce e tenebre è ciò che Gesù dona con la sua presenza, inducendo a prendere posizione, con la conseguenza di dividere, non sopportando alcuna confusione. Ritengo di poter collocare il vostro servizio in questa prospettiva – ha detto Betori -. Sta a voi segnare con chiarezza i confini, descrivere con esattezza la natura dei luoghi e le loro connessioni: un grande sforzo per dare figura alla verità dei territori e quindi un significativo contributo alla conoscenza e all’identità delle comunità che li abitano, un apporto decisivo a definirle in sé stesse e nel rapporto con la natura, con la cultura, con la storia. Ve ne deve essere grata la società italiana e dovete essere fieri del contributo che offrite alla sua comprensione e più ampiamente alla verità”.
“Un impegno che quindi va al di là anche della sua dimensione di prestazione di lavoro e vi coinvolge come persone, nella vostra collocazione nella società – ha aggiunto il cardinale -. Un impegno della persona che è giunto fino al sacrificio nel caso dei vostri colleghi Leonardo e Tiberio, caduti in servizio nell’incidente occorso a Ventimiglia il 15 giugno scorso. Li ricordiamo al Signore perché li accolga nella sua pace. Siamo vicini con affetto alle loro spose Piera, con il figlio Samuele, e Elisabetta, con i figli Clara ed Elia. Ricordiamo anche Michele, l’appuntato della Guardia di Finanza perito anch’egli in quell’incidente. Formuliamo auguri a Simone ferito nella disgrazia”.
“Il dolore unisce, perché ci richiama tutti alla nostra fragilità, ma chiede che la stessa unità venga sperimentata ogni giorno nei nostri rapporti umani e va indirizzata verso il compimento del bene. Sento di potervi spronare a continuare a vivere così il vostro servizio, nella consapevolezza dell’appartenenza all’Istituto Geografico Militare e, in prospettiva più ampia, alla nostra comunità nazionale, a cui è indirizzato il vostro lavoro. In un mondo troppo preda dell’individualismo, l’appartenenza a una realtà comunitaria serve a riconoscerci, e quindi a essere in grado di aprirci con serenità all’incontro e al dialogo con gli altri, e a orientare il nostro agire verso il bene comune” ha concluso l’arcivescovo.