Italia
FIRENZE: ANPI, CONTRIBUTO CATTOLICI A LIBERAZIONE NON MINORE DI ALTRI
(ASCA) – La Resistenza è stata possibile grazie al coraggio di chi ha rischiato la vita per la liberta e per quanto riguarda i cattolici dico che hanno dato un contributo alla Resistenza non minore degli altri. Lo ha detto Silvano Sarti, presidente dell’Anpi di Firenze, in occasione della celebrazione per il 67° anniversario della liberazione di Firenze, avvenuta l’11 agosto 1944. Dopo la deposizione di una corona ai caduti della Resistenza, in piazza dell’Unità d’Italia, la celebrazione è proseguita in Palazzo Vecchio con gli interventi del sindaco Matteo Renzi, di Giorgio Pacini dell’Anpi e la prolusione del cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito della città, primo prelato chiamato a tenere l’intervento nella cerimonia. Una scelta, questa del sindaco Matteo Renzi, che ha fatto discutere. Le polemiche, però, da Pacini, sono state attribuite a una disinformazione. Il rappresentante dell’Anpi ha ricordato i caduti della Resistenza e condannato chi oggi, come annunciato dal centro sociale di destra Casaggì, celebra i ‘franchi tiratorì, non – ha detto – presunti combattenti, ma assassini, spregevoli sparatori contro la popolazione inerme. L’Anpi – ha detto ai giornalisti Liliana Benvenuti, storica figura della resistenza fiorentina – è sempre intervenuta, può succedere qualche malinteso ma non è profondo. Del resto, questa è la storia: io ero comunista, ma c’erano i cattolici, i socialisti, Giustizia e libertà. La Resistenza è stata fatta da tutti. Quanto poi all’annuncio del sindaco Renzi di voler invitare a tenere le prolusioni dei prossimi anni un rappresentante della comunità ebraica e anche dei giovani, Liliana Benvenuti risponde che é giusto invitare un rappresentante della comunità ebraica, io del resto sono diventata antifascista proprio per loro, perché vedevo miei amici sparire. E sono ancora più contenta se sono invitati i giovani: il futuro è loro e noi possiamo lasciare un’eredità positiva.