Domenica 25 marzo, capodanno di Firenze, la Libreria Editrice Fiorentina riceverà, nell’ambito del premio «Bottega Artigiana Fiorentina», l’attestazione di durata imprenditoriale «Premio Cent’anni», per celebrare i suoi 110 anni di attività nel cuore di Firenze. Promossa dalla Società di San Giovanni Battista, l’iniziativa si terrà alle ore 11 presso la Sala Luca Giordano in Palazzo Medici Riccardi (Via Cavour, 3). A ricevere il premio dall’avvocato Franco Puccioni, presidente della Società, Giannozzo Pucci, che dal 2004 è proprietario e editore della casa editrice che ha pubblicato anche Don Lorenzo Milani e Giorgio La Pira.L’annuncio della nascita della Libreria Editrice Fiorentina fu dato da «La Bandiera del Popolo», foglio settimanale democratico-cristiano», il 12 gennaio 1902. Nata in seno al mondo cattolico, da allora, la Libreria Editrice Fiorentina si è distinta nel panorama editoriale fiorentino per il suo intreccio inscindibile con la storia del movimento cattolico e soprattutto con la città di Firenze. Sempre in prima linea nei fermenti creativi, si è imposta negli anni come vero e proprio «cenacolo» di fede e scienza, di amicizia e cultura, centro propulsore del forte movimento intellettuale della città. Tra gli autori e i collaboratori della casa editrice si annoverano padre Agostino Gemelli, Giovanni Papini, Egidio Trezzi, Giorgio La Pira, Don Lorenzo Milani, Don Giulio Facibeni.Il priore di Barbiana era già da quattro anni «esiliato» quando, nel 1958 decide di pubblicare con la Libreria editrice Fiorentina «Esperienze Pastorali», la prima opera che fece parlare e discutere di questo giovane sacerdote dalle idee rivoluzionarie. Dopo di esso fu un susseguirsi di titoli che culminarono, tre giorni prima della morte di Don Lorenzo Milani, con la celebre «Lettera a una professoressa», tradotta in più di 30 lingue e il maggior successo di quegli anni nella letteratura non narrativa toscana.Dal 2004 la Libreria Editrice Fiorentina è di proprietà di Giannozzo Pucci, che sulla scia di questo impegno ha proseguito l’attività della Lef anche sul fronte ecologista, forte che la fede cristiana debba essere tradotta da tutti nell’amore per la creazione come dono di Dio. Ecco perciò l’impegno della Lef nelle collane Quaderni d’Ontignano e L’Ecologist, nonché in tutte le materie che aiutano a demistificare le minacce alla dignità umana e a individuare vie di liberazione.Da gennaio 2012 la LEF ha lasciato la sua sede storica in Via Giambologna al numero 5, per trasferirsi in Via de’ Pucci, un ritorno nel cuore di Firenze, che contrariamente alla crisi che sta colpendo l’editoria in questi anni, con la chiusura di importanti attività storiche fiorentine, vuole essere un segno forte e ben visibile per il recupero dei valori e della cultura toscana e cattolica, con lo stesso spirito e la stessa spinta che in quel 1902 la generarono.