Arte & Mostre
Firenze, al via il restauro della Porta Nord del Ghiberti
Dopo la Porta del Paradiso, anche la Porta Nord, la prima che Lorenzo Ghiberti realizzò tra il 1402 e il 1424 per il Battistero di S. Giovanni di Firenze, verrà restaurata. Il progetto è reso possibile grazie ai finanziamenti raccolti dalla neonata Guild of the Dome Association, presieduta da Enrico Marinelli, che annovera fra i soci fondatori James e Nancy Greenleaf (Usa), Stiven Peng e Diana Ling (Taiwan), John Porter (Svizzera/Italia), Fernando e Patricia Rodriguez (Usa), Andrea ed Emanuela Zambon (Italia). Un restauro complesso che vedrà impegnati gli specialisti dell’Opificio delle Pietre Dure per oltre due anni e che restituirà alla visione del pubblico una porta splendida ritenuta, a ragione, il capolavoro che dà inizio al Rinascimento. L’annuncio è stato dato oggi dal presidente dell’Opera del Duomo, Franco Lucchesi, alla presenza, tra gli altri, della Soprintendente del Polo museale Cristina Acidini, dell’assessore comunale Rosa Maria Di Giorgi e del soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure Marco Ciatti.
Alta 5 metri, larga 3 per circa 8 tonnellate di peso, la Porta Nord è la seconda in ordine di tempo, dopo quella di Andrea Pisano (1330 – 1336 con Storie di Giovanni Battista), e antecedente alla Porta del Paradiso (1426 – 1452, con Episodi dall’Antico Testamento), fu affidata a Lorenzo Ghiberti dopo aver sconfitto Filippo Brunelleschi nel celebre concorso indetto, nel 1401, dalla potente Arte di Calimala. Aiutato dal padre e orefice Bartoluccio, e da una serie di aiutanti, tra i quali un giovane Donatello, Ghiberti riprende lo schema adottato da Andrea Pisano con 28 formelle istoriate a cornice quadrilobata, disposte in sette file di quattro, due per anta, che rappresentano storie del Nuovo Testamento e nelle due file in basso i 4 Evangelisti e i 4 Dottori della Chiesa. Il telaio, agli angoli delle formelle,è arricchito da 47 testine di Profeti e Sibille, sei per fila tranne l’ultima in basso che ne presenta solo cinque e tra queste l’autoritratto del Ghiberti con un turbante. Anche per la Porta Nord, sarà realizzata una replica che la sostituirà in Battistero, mentre l’originale troverà collocazione nel nuovo Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore a fianco della Porta del Paradiso.
L’obiettivo della Guild of the Dome Association è quello di attuare in futuro anche il restauro della Porta Sud, e a tale scopo ambisce a riunire sessanta imprenditori di tutto il mondo, tanti quanti sono i pannelli della Porta Nord e della Porta Sud del Battistero, in modo che ciascuno contribuisca con una quota (euro 150.000,00) adottando un pannello e finanziandone così il restauro e la replica da porre al posto dell’originale. Per l’intero progetto saranno necessari oltre nove milioni di euro.