Vita Chiesa
Firenze, al via i lavori della Casa della Carità
Il progetto, ha ricordato l’Arcivescovo, vede convergere tre realtà che mettono in campo le loro risorse: l’ente Cassa di Risparmio di Firenze, la diocesi di Firenze (che oltre al contributo economico provvederà alla gestione della struttura attraverso la Caritas, i volontari delle parrocchie del quartiere e la presenza di una comunità di suore) e la Conferenza episcopale italiana, che in occasione del Convegno ecclesiale nazionale del prossimo novembre ha voluto lasciare alla città un proprio segno. «C’è chi si chiede – ha affermato Betori – dove vanno i fondi dell’8 per mille: vanno a finire qui e in opere come questa, sono soldi della gente che attraverso la Chiesa tornano alla gente». L’Arcivescovo ha sottolineato anche il profondo legame con quello che sarà il tema del Convegno di Firenze, «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo»: la Casa della Carità sarà proprio un esempio di come l’umanesimo cristiano risponde ai bisogni più veri della persona.
All’inaugurazione dei lavori sono intervenuti il Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari, il direttore della Caritas diocesana Alessandro Martini, il Vicario episcopale per la carità mons. Giancarlo Corti, gli assessori comunali Sara Funaro e Titta Meucci, il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli, oltre ai parroci del quartiere e a diversi abitanti di questa zona curiosi di conoscere la struttura che rappresenta anche un importante intervento di riqualificazione urbanistica.
Dopo un lungo intervento di bonifica infatti in questi giorni comincia la fase di costruzione, che prevede l’apertura nella primavera prossima di un «condominio solidale» con 18 appartamenti per anziani soli o coppie. La struttura ospiterà anche un’area per l’infanzia, un centro diurno aperto al quartiere, un piccolo centro di accoglienza per senza dimora e l’abitazione delle suore che animeranno la Casa della carità con la loro presenza fissa.
Una struttura all’avanguardia, con una copertura di pannelli solari, una lavanderia comune, una grande corte che diventerà, hanno sottolineato i progettisti, una piazza aperta per la gente del quartiere. Far vivere insieme anziani, bambini, famiglie è proprio la grande e innovativa scommessa di questo progetto che va a incidere su una zona di periferia, quella di Novoli, che vede rapide trasformazioni e che affronta grandi urgenze sociali.