Vita Chiesa

Firenze 2015: Tomassone (pastora valdese), uniti nell’ascolto di Cristo e del mondo

La lettera ai Filippesi appena letta, ha osservato, “mette al centro Gesù Cristo e al tempo stesso ci mette di fronte al nostro limite, là dove siamo”, e Paolo “non allontana, non giudica, non colpevolizza”; piuttosto valorizza “la fede profonda e indica una dimensione alta di pensiero” mettendo in luce i doni della comunità, “la capacità di ascolto e riconciliazione”.

“Il farsi povero, lo svuotarsi per la divinità di Cristo è un’immagine di Dio che viene completamente stravolta”. Per la pastora, la Parola di Dio “ci sfida a mettere al centro non un Dio padrone”, ma “un Dio che ci parla attraverso la voce del mondo” in “un movimento inatteso”, e ci sfida a vivere un cammino di riconciliazione e svuotamento dei nostri poteri, uniti nell’ascolto del mondo, della parola, di Cristo, che è sempre la stessa voce che ci raggiunge”.