Lucca

Filippine nel cuore: impegniamoci per loro

Abbiamo intervistato i responsabili della comunità cristiana filippina di Lucca: Glenn Raymundo, sua moglie Mary Rufo e Joan Celedonio. Glenn, in Italia da 16 anni, ex studente a Manila di Scienze dell’Informazione e ora operaio nel settore cartario, dice che «i tifoni raggiungono di solito il grado 3 e che uno come quello del 7 novembre scorso non era mai stato visto e ha causato oltre diecimila morti già accertati e molti sono ancora i dispersi, fra cui anche alcuni italiani. L’azione congiunta del terremoto e del tifone ha raso tutto al suolo, chiese, case» continua Glenn «e viene da piangere, quando vediamo le immagini».

Nella comunità filippina lucchese, fondata nel 1996, composta da circa 80 membri, sono pochi quelli che provengono dalle zone centrali delle Filippine e che hanno parenti nelle zone travolte dai due cataclismi.

Ma va detto che soltanto dopo tre giorni dal tifone hanno cominciato ad avere informazioni, perché per un paio di giorni le comunicazioni erano impossibili anche con il satellite.

«La comunità» dice Mary «si sta attivando per raccogliere denaro, generi alimentari e indumenti da inviare alla Caritas di Manila. La raccolta avverrà nella chiesa di S. Andrea, nella omonima via del centro di Lucca, domenica 17 novembre dalle ore 15 alle 18. La comunità continuerà a sostenere i connazionali anche con una raccolta speciale a Natale».

I filippini di Lucca sono seguiti da padre Nilo Ingente, parroco di S. Maria in Selva a Borgo a Buggiano, originario di una zona colpita dal tifone, e da don Amerigo Ebio, filippino, parroco di Sorana e Vellano (diocesi di Pescia), i quali si alternano per la celebrazione della Messa ogni seconda domenica del mese nella chiesa di S. Andrea.

Cogliamo l’occasione di questo incontro ed oltre a parlare della immane tragedia verificatasi nei giorni scorsi, troviamo naturale fare qualche domanda per conoscere meglio la comunità filippina a Lucca.

Sul piano pastorale, oltre ai responsabili della comunità, le suore Zitine di origine filippina sono un punto di riferimento per la preparazione ai sacramenti. La Casa Madre delle Zitine è per l’appunto un luogo fisso di incontro non liturgico. Quando la comunità non si riunisce per la messa in filippino o per qualche festa specifica, come quella della costituzione della parrocchia, i membri frequentano le chiese parrocchiali nei luoghi in cui risiedono.

Gli uomini sono impiegati prevalentemente nelle cartiere, mentre le donne lavorano come colf, assistenti familiari e babysitter.

Esiste una comunità filippina anche in Versilia, della quale però non abbiamo alcuna notizia, perché non ci sono rapporti con quella lucchese ed è seguita da un prete della diocesi di Pisa.

Impegno della Caritas:Ricordiamo che anche la Caritas diocesana promuove l’iniziativa di Caritas italiana a favore delle popolazioni colpite dal terremoto e poi dal tifone. Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale:  “Filippine” oppure fare donazioni on line su www.caritas.it,ma le offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

  • Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474

  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113