Papa Francesco
Fiducia Supplicans, il Papa: benedizione non si nega
Intervista alla rivista Credere, in uscita oggi. Francesco torna sulla questione delle benedizioni a coppie omosessuali
“Tutti, tutti, tutti”. Lo ha detto a Lisbona e lo ha ripetuto in numerose altre occasioni per ribadire quel principio di accoglienza alla base della missione pastorale della Chiesa e inquadrare pure le benedizioni a coppie “irregolari” (incluse quelle omosessuali) come proposto dal documento dottrinale Fiducia Supplicans.
Anche alla rivista Credere, periodico del Gruppo San Paolo a cui ha concesso un’intervista in uscita sul numero di oggi 8 febbraio, – come riporta Vatican News – Francesco torna sulla questione delle benedizioni – che hanno generato diverse reazioni e polemiche – e ripete quanto già accennato nell’udienza al Dicastero per la Dottrina della Fede che ha redatto la dichiarazione: “Io non benedico un ‘matrimonio omosessuale’, benedico due persone che si vogliono bene e gli chiedo anche di pregare per me”, spiega il Pontefice nel colloquio con il direttore don Vincenzo Vitale. “Sempre nelle confessioni, quando arrivano queste situazioni, persone omosessuali, persone risposate, prego e benedico sempre. La benedizione non va negata a nessuno. Tutti, tutti, tutti. Attenzione, parlo di persone: chi è capace di ricevere il Battesimo”.
“I peccati più gravi – aggiunge il Papa – sono quelli che si travestono di un’apparenza più ‘angelica’. Nessuno si scandalizza se do la benedizione a un imprenditore che magari sfrutta la gente: e questo è un peccato gravissimo. Mentre si scandalizza se la do a un omosessuale…. Questo è ipocrisia! Ci dobbiamo rispettare tutti. Tutti! Il cuore del documento è l’accoglienza”.