Toscana
Fibrosi cistica, l’impresa di Alessandro Gattafoni dalla Corsica alla Toscana in kayak
Questa progettualità è promossa dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica in collaborazione con LIFC Toscana, con i patrocini di Regione Toscana, CONI e Federazione Italiana Canoa Kayak, nonché con il contributo non condizionato della società biofarmaceutica Vertex Pharmaceuticals. Il protagonista è l’atleta Alessandro Gattafoni, classe 1986, marchigiano di Civitanova Marche. Proprio lui, infatti, affetto da fibrosi cistica, partirà il prossimo 19 giugno da Bastia per attraversare il Tirreno a bordo del suo kayak singolo e raggiungerà le coste toscane il 24 giugno, quando arriverà a Livorno. La traversata del Tirreno contro la fibrosi cistica giunge quest’anno alla sua terza edizione e rappresenta l’occasione perfetta per dimostrare quanto l’attività fisica sia un alleato fondamentale per il benessere psico-fisico di chi è affetto da questa malattia, «Abbiamo iniziato questo progetto nel 2021 – spiega Antonio Guarini, vice presidente di LIFC –. Grazie al sostegno dell’Associazione Regionale LIFC Marche, la prima tappa è partita da Civitanova Marche, casa di Alessandro. Da qui, solcando l’Adriatico, è arrivato in Croazia, dopo ben 18 ore di pagaiate. La seconda edizione ha visto invece Alessandro protagonista di quello che poi è diventato “il giro d’Italia con il kayak”. Nell’estate del 2022, l’atleta è partito da Civitanova Marche per una navigazione itinerante nell’Alto Adriatico, toccando Cesenatico, Venezia e infine Trieste. Quest’anno Alessandro partirà da Bastia per poi raggiungere l’Isola d’Elba, Punta Ala e arrivare a Livorno. Ad ogni tappa saranno presenti pazienti e familiari che, come da desiderio di Alessandro, condivideranno le loro storie ed esperienze di vita con la fibrosi cistica e con l’attività sportiva che hanno scelto di praticare». Forse ancora oggi non tutti sanno che la fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa. Per quanto adesso il futuro dei malati di fibrosi cistica sembri apparire più roseo di trent’anni fa, «queste persone vivono una realtà carica di sfide e di rinunce, che impattano profondamente sulla loro vita, con conseguenze sul piano psicologico e sociale» dice Gianna Puppo Fornaro, presidente della LIFC. E proprio dalla grande determinazione di Alessandro e dal suo desiderio di rivalsa sulla malattia nasce questa impresa. «“125 miglia per un respiro è una iniziativa che nasce prima di tutto da un bisogno personale che chi soffre di patologie del genere spesso ha e cioè dimostrare a se stessi che nonostante la malattia non si è inferiori a nessuno, anzi si può compiere ogni impresa – afferma Alessandro Gattafoni –. Poi nasce da un desiderio: io so benissimo che non morirò di vecchiaia; però sono anche padre e vorrei lasciare a mio figlio un bell’esempio di forza e volontà e soprattutto un bel ricordo di me. E penso che attraversare il mare su un kayak, guidato dalla determinazione e dall’amore, sia l’esempio perfetto. Ho sempre fatto attività sportiva, ma ho sempre cercato di non far sapere a nessuno della mia malattia perché non volevo che avessero nei miei confronti trattamenti diversi da quelli che riservavano agli altri. È anche per questo che ho deciso di sfidare il mare: l’ho fatto perché sapevo che il mare non mi avrebbe giudicato. Al mare non importa niente della mia condizione, né della mia malattia; in mare posso uscire allo scoperto ed essere me stesso per dimostrare che chi è affetto da fibrosi cistica non vale meno degli altri, anzi, con la volontà si può arrivare a grandi traguardi».