Toscana
FESTA TOSCANA: ROSSI, POLITICA RIPRENDA RUOLO DI GUIDA
(ASCA) – “La politica deve riprendere il ruolo di guida e può farlo solo basandosi su quella storia comune, fatta di unità ma anche di tante diversità”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, nelle conclusioni della seduta solenne del Consiglio regionale in occasione della Festa della Toscana. La Toscana, per il governatore, è “una terra che in qualche modo presenta tutte le caratteristiche che si rifanno all’Italia e per questo potrebbe considerarsi un’Italia in piccolo”. Rossi ha tracciato una panoramica che è partita dal dualismo nord e sud per arrivare ad una lettura nuova, dove “la Toscana, cuore dell’Italia di centro”, è caratterizzata dal “capitalismo familiare”, ma non solo. Accanto al modello manifatturiero e alla piccola impresa ci sono la grande industria, la vocazione turistica, la parte meridionale con dinamiche proprie, ma soprattutto emerge “lo sviluppo equilibrato senza eccessi – ha sottolineato Rossi – elemento di vanto anche per le istituzioni della nostra regione”. E per declinare ‘Una storia, tante diversità’, tema della dodicesima edizione della Festa della Toscana, il presidente Rossi ha puntato sui giovani e sugli immigrati. “I nostri giovani non sono un problema, sono la risposta ai problemi – ha sottolineato – la Toscana per poter correre e investire nello sviluppo ha bisogno di nuove leve. Un pezzo importante dell’apparato produttivo è sostenuto da donne e uomini che vengono da mondi lontani – ha continuato – In Toscana abbiamo 400 mila immigrati regolari e 30 mila titolari di imprese straniere”. Da qui l’appello a “vivere l’unità nella diversità, processo non facile, da costruire giorno dopo giorno lasciandosi guidare dai valori fondanti della nostra Repubblica”.