Toscana

FESTA TOSCANA: INAUGURATA A MONTEPULCIANO EDIZIONE 2007

E’ stata inaugurata stamani, nel municipio di Montepulciano (Siena) l’edizione 2007 della Festa della Toscana, promossa dal Consiglio e dalla Giunta regionale per ricordare l’abolizione della pena di morte in Toscana avvenuta, primo caso al mondo, oltre due secoli fa. Quest’anno la Festa è dedicata alla valorizzazione dei giovani e delle eccellenze sviluppatesi nel territorio regionale. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale toscano Riccardo Nencini, l’assessore regionale Susanna Cenni, e altre autorità, tra le quali il sindaco di Montepulciano Massimo Della Giovampaola. Le celebrazioni sono poi proseguite nella vicina Sarteano dove si è svolto il primo dei due cortei storici previsti oggi, con 1400 figuranti e sbandieratori appartenenti a vari gruppi delle province di Siena, Arezzo, Grosseto e Prato. L’altro corteo è previsto nel pomeriggio a Montepulciano, con 1600 figuranti, provenienti da gruppi della provincia di Firenze (tra cui quello del Calcio storico), Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa e Pistoia.

“Bisogna cominciare ad abituarci a fare investimenti più per lo studio dei nostri figli che non sulla casa”. E’ questo il messaggio lanciato dal presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, in occasione della cerimonia inaugurale stamani a Montepulciano (Siena) della Festa della Toscana 2007 all’insegna del motto “Giovani talenti, magnifiche eccellenze”. Nell’illustrarne i contenuti, Nencini ha sottolineato come la scelta dei temi sia legata anche alla precisa intenzione “di appoggiarli anche su provvedimenti di legge”, e che quest’anno l’impegno andrà nella direzione, per esempio, “di estendere l’Erasmus ai ragazzi delle scuole medie superiori o nell’introdurre il reddito di cittadinanza finalizzato alla formazione o azioni sul fronte della tutela del precariato”. Se prendessimo provvedimenti di questa natura, ha aggiunto, “si potrebbero dare ai nostri giovani strumenti per renderli autonomi dalle famiglie, ma ci sono idee e ingegni che conviene sviluppare e avremo così la possibilità di aggredire il futuro, che è sempre la nostra ricchezza”. Del resto, ha spiegato ancora, mille anni fa la specificità della Toscana era proprio quella di avere il più alto tasso di scolarizzazione in Europa, mentre altrove studiava solo chi voleva intraprendere la carriera ecclesiastica. Sul contenuto principale della Festa, che celebra l’abolizione della pena di morte decisa dal Granduca Leopoldo, il 30 novembre 1786, il presidente del Consiglio regionale ha sottolineato come si stia allargando il fronte degli Stati che hanno abolito o sospeso le condanne capitali, citando in particolare il recente voto della commissione delle Nazioni Unite che si è espressa a favore di una moratoria a larga maggioranza: “L’azione dell’Italia attraverso il suo Governo ha sortito un effetto che era del tutto insperato solo nell’estate scorsa – ha detto Nencini -. Ciò onora l’Italia e fa piacere a noi che su questo grande valore di civiltà abbiamo costruito un pezzo dell’identità toscana”.

“Il prossimo 30 novembre attraverso l’illuminazione di monumenti o di palazzi civici e sedi di istituzioni ci sarà mezzo mondo illuminato e sto parlando anche di pezzi di istituzioni della Russia, che ha la pena di morte e che non lavora per abrogarla”. E’ questo il contributo che la Festa della Toscana, istituita per celebrare l’abolizione della pena di morte da parte del Granducato di Toscana nel 1786 (primo stato al mondo) sta dando alla lotta per l’abrogazione della pena di morte nel mondo secondo quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini parlandone dopo la cerimonia inaugurale. “L’ altro punto – ha detto Nencini – è il lavoro continuo svolto sul governo italiano e il fatto che lo stesso, dobbiamo ammetterlo, con una moratoria che sta viaggiando bene nelle commissioni delle Nazioni Unite ha fatto un ottimo lavoro, tanto che crescono gli Stati che, pur non abrogando la pena di morte e la tortura, hanno moratorie interne per cui non ne fanno uso”. “Da noi – ha annunciato Nencini – saranno ospiti due stati africani come Benin e Costa d’Avorio che pur avendo nella legge la pena di morte, non la applicano da anni”. (ANSA).