Vita Chiesa

Festa di San Francesco d’Assisi: sarà il presidente Mattarella ad accendere la lampada

Sarà il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ad accendere quest’anno la lampada votiva dei Comuni d’Italia davanti alla tomba di S. Francesco, per poi rivolgere un messaggio al Paese dalla Loggia del Sacro Convento. Ad annunciarlo è stato fratel Marco Moroni, custode del Sacro Convengo di Assisi, durante la conferenza stampa delle iniziative Cei in vista della festa di San Francesco, il 3 e 4 ottobre. “La pandemia ci ha riportato a constatare ciò che san Francesco ha vissuto a livello personale e cioè che la vita di ciascuno di noi migliora veramente non se abbiamo di più, non se siamo più forti o potenti, ma se siamo capaci di prenderci cura di chi ha più bisogno, di chi da solo non ce la fa”, ha detto fr. Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi. “La memoria viva dell’italiano San Francesco, il poverello di Assisi, ci aiuti tutti a cogliere con gioia il vero senso della vita, il cuore del Vangelo: donarsi senza misura per amore di Dio e dei fratelli”, è stato l’auspicio di fr. Massimo Travascio, Custode del Convento della Porziuncola in S. Maria degli Angeli. “Condividiamo pienamente la bellezza di questo evento, che vede in qualche modo l’Italia intera, nel contesto di questi anni difficili, stringersi intorno al Santo Patrono per esprimere sentimenti di gratitudine e guardare al futuro con rinnovata speranza”, ha evidenziato in un messaggio mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, impossibilitato a partecipare alla conferenza stampa per motivi di salute.

“Ad Assisi pregheremo per l’Italia, per l’Europa e per la pace”, ha poi detto il card. Matteo Zuppi. “Per la prima volta, sarà tutta Italia, e non solo una singola regione, ad accendere la lampada votiva davanti alla tomba di San Francesco”, ha reso noto il cardinale: “Oltre al presidente Mattarella, che ringraziamo per la sua presenza, sarà presente la presidenza della Cei e il Consiglio permanente”. “Un’iniziativa molto opportuna”, l’ha definita Zuppi, precisando che l’idea è nata su sollecitazione locale, da Assisi, ma è stata subito raccolta dalla Cei: “Dopo il Covid, abbiamo pensato di coinvolgere tutta la Chiesa. Oltre alla pandemia del Covid 19 c’è ora quella della guerra, che provoca morte e tanta povertà e ci interroga sulle scelte da compiere. San Francesco è quello che ci unisce tutti, credenti e non credenti: raccogliendoci in preghiera davanti al nostro santo patrono, raccoglieremo questa sofferenza per aprirla alla speranza”. Sullo sfondo, inoltre, per Zuppi c’è “la grande visione di Papa Francesco nella Fratelli tutti: siamo stati fratelli nell’esperienza del Covid e ci siamo resi conto di essere sulla stessa barca, comprendendo che solo insieme ne usciamo. E’ una grande visione per il futuro”. “Ad Assisi, pregheremo per l’Italia, per il ‘noi’ che ci unisce, ma pregheremo anche per l’Europa e per la pace”, ha concluso il presidente della Cei.