Cultura & Società
Festa della Toscana: Un spettacolo teatrale sul «caso» Bekaert
Realizzato dalle compagnie teatrali «Arca Azzurra Formazione» e «Cantiere Artaud», con il contributo della Città metropolitana di Firenze e della presidenza del Consiglio regionale della Toscana, lo spettacolo, che andrà in scena al Teatro Garibaldi (Figline) alle ore 21 di domenica 8 dicembre, è stato presentato questa mattina, venerdì 6 dicembre, nella sala Barile di palazzo del Pegaso.
Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha parlato di «Un’iniziativa che porterà all’attenzione di tutti il dramma che stanno vivendo tante famiglie nel territorio del Valdarno, attraverso lo strumento più bello e più giusto per una regione come la Toscana: la cultura». «Il teatro – ha aggiunto – assicura una comunicazione densa di suggestione su una vicenda, qual è questa, su cui tutti devono aprire gli occhi».
Una ferita ancora aperta nel territorio e che risucchia la vita dell’intera comunità, hanno confermato la sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, e l’assessore comunale alla cultura, Francesca Farini.
Per Mugnai il principale intento perseguito dell’amministrazione è quello di «tenere alta l’attenzione e ancora accesi i riflettori» su una partita che non è chiusa. Giusto quindi «raccontare quel che è accaduto ”ma con “lo sguardo al futuro: la battaglia dei lavoratori ha già portato importanti risultati, come la cassa integrazione per cessazione di attività, e questa è la conferma che uniti si vince; ma la sfida di oggi si chiama reindustrializzazione, e consiste nel trovare un soggetto credibile che possa portare risorse allo stabilimento per mantenere in Valdarno posti di lavoro fondamentali».
Silvia Fossati, presidente del Consiglio comunale di Figline Incisa Valdarno ricorda la realtà «dei lavoratori dell’indotto», a conferma di una presenza capillare del dramma di tante famiglie, testimoniato anche da Ciro Gallurano, autore del testo che sarà portato in scena: “Ho raccolto storie e vita dei lavoratori, la loro rabbia e la loro battaglia per questo diritto».
Nell’occasione dello spettacolo, ha aggiunto Fossati, sarà rinnovata la tradizione della consegna del Premio Bambagella, che quest’anno andrà a Sara Sdelci, giovane figlinese che porta avanti un’importante ricerca sull’identificazione delle basi metaboliche dello sviluppo tumorale e delle metastasi. Nel 2018 ha vinto il concorso per dirigere un suo laboratorio presso il Centro di Regolazione Genomica a Barcellona, e ha ricevuto un finanziamento di due milioni di euro per continuare i suoi studi in materia.