Settecento iniziative sul territorio, tra mostre, cortei, concerti, film, spettacoli teatrali, e un costo ridotto del 20% rispetto all’anno precedente. Queste le cifre della decima edizione della Festa della Toscana, quest’anno dedicata a Arti, culture, futuro, presentata questa mattina dal presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini, dal vicepresidente della giunta Federico Gelli e dal vicepresidente del Consiglio Angelo Pollina. Tra i principali appuntamenti di quest’anno, il 25 si terrà l’inaugurazione ufficiale al teatro dell’Olivo a Camaiore e poi, nel pomeriggio, a Firenze, il festival internazionale Degree & Profession, organizzato dalla Fondazione Romualdo Del Bianco che si propone di costituire un punto di incontro tra giovani laureati e professionisti affermati. Il giorno successivo, in Palazzo Vecchio, si terrà l’assise internazionale contro la pena di morte, a cui sono stati invitati a parlare i rappresentanti dei Paesi che hanno abolito la pena di morte negli ultimi dieci anni, tra cui Albania, Burundi, Filippine, Messico e Ruanda. Sabato 28 saranno attribuiti i Gonfaloni d’argento del Consiglio regionale, quest’anno assegnati a nove personaggi che si sono distinti per eccellenza, innovazione e creatività nel mondo dell’arte. Momenti culminanti della festa saranno la grande parata storica con 3 mila figuranti (in programma a Camaiore il 29) e, il giorno successivo, la seduta solenne del Consiglio regionale, presenti i presidenti di Consiglio e Giunta Nencini e Claudio Martini, il direttore dei Musei vaticani Antonio Paolucci. Spero anche – ha annunciato Nencini – di poter fare una sorpresa e avere tra noi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, così come dieci anni fa avemmo come ospite l’allora capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi. A Napolitano Nencini consegnerà un quadro di Giorgio Possenti, un omaggio a presidente della Repubblica, garante della Costituzione e dei suoi valori, incardinati nella tutela dei diriti dell’uomo e fra essi, primo fra tutti i diritti, il diritto alla vita. Il Codice Leopoldino – ha sottolineato Gelli – è il primo documento di una nuova storia. La festa ha ormai assunto un ruolo nazionale e internazionale che ci fa riflettere sulle radici e sui valori profondi che animano la nostra regione. La Festa della Toscana è punto di riferimento per tutti i toscani, per le altre regioni e soprattutto per le nuove generazioni ha sottolineato il vicepresidente dell’assemblea Angelo Pollina . La Festa della Toscana guarda al futuro e auguro ai giovani di continuare sulla strada tracciata. Ma come costruire il futuro? Facendo tesoro del passato e coinvolgendo tutti i talenti, ha detto il maestro Giampaolo Talani, che ha raccontato con un’opera la Festa: uomini insieme, con le valige del futuro, per scoprire nuovi paesaggi e nuovi mondi. Intanto la decima edizione invita a Camaiore, dove si svolgerà una doppia parata: nel centro storico e sul litorale marino. Il Comune di Camaiore è orgoglioso due volte ha affermato il presidente del Consiglio Pierfrancesco Pardini per essere l’amministrazione capofila che organizza la parata e per far conoscere il territorio con la Festa della Toscana.