Toscana

FERROVIE, ALLARME DI CONTI: CON I TAGLI A INTERCITY A RISCHIO ANCHE «MEMORARIO»

L’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti torna con fermezza sul tema del rischio tagli agli Intercity. E dopo la lettera del 12 maggio al ministro alle infrastrutture Altero Matteoli e all’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti, oggi ne ha spedita un’altra. I destinatari sono i soliti, la sollecitazione e l’allarme ancor più forti. Cifre alla mano, Conti chiede un’efficace collaborazione tra governo e Regione Toscana, alla luce di valutazioni di opportunità e buon senso. Perché tagliare ora sevizi tanto utili che a dicembre, visto proprio il loro ruolo di utilità generale, potrebbero essere inseriti nei servizi universali? E perché sopprimere gli unici IC che possono garantire servizi a territori dove non fermano gli eurostar e il servizio regionale non risponde alle esigenze richieste dai cittadini? «Il mio invito – commenta Conti – è che il governo paghi i servizi universali e Trenitalia esca da quella logica aziendalistica che arriva a sacrificare treni molto utili. Se questo non succede, rischia di compromettersi anche il progetto Memorario, che su certi IC fonda parte della sua efficacia» commenta Conti. Scrive l’assessore nella sua lettera: «Le recenti notizie giornalistiche e lo stesso sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali relativamente al tema dei tagli ai servizi nazionali, mi portano a sollecitare, a pochi giorni dalla prevista attuazione dei provvedimenti, una risposta, mi auguro positiva, alle proposte che vi ho avanzato. Proposte che nella sostanza muovono dall’esigenza che i previsti provvedimenti generino uno stato di fatto su cui sarebbe poi impossibile ritornare, anche ove a dicembre, per effetto di una revisione dell’elenco dei “servizi universali” o della, pure concordata, ristrutturazione dei servizi regionali, l’intervento avesse tutt’altra impostazione ed effetti. La sollecitazione che vi pongo è quindi di compiere, nei ristretti tempi a disposizione, una valutazione d’opportunità alla luce non di questioni di bandiera ed orgoglio localistico, bensì di beneficio complessivo per il territorio ma anche per l’impresa, in un contesto che vede, ormai da anni, un’efficace collaborazione tanto sulle infrastrutture quanto per il potenziamento dei servizi regionali, su cui l’impegno diretto della Toscana ha già raggiunto i 30 milioni di euro per anno e si appresta, per il 2009, a superare i 40 milioni. In sintesi vi riassumo di seguito per ciascuna linea i temi posti, i materiali di dettaglio sono comunque stati messi a disposizione delle vostre strutture con assoluta tempestività.  TIRRENICA. Col dicembre 2008 sarà attuata la riorganizzazione dei servizi regionali per le relazioni Pisa-La Spezia e Pontremoli con un impegno regionale di oltre 4 milioni di euro. Nel corso del 2009, con la fine dei lavori nella stazione di Pisa, potranno essere riorganizzati anche i servizi sulle relazioni da Grosseto con un ulteriore impegno di 4 milioni. Quello che vi propongo, ed è già indicato nei progetti che vanno a realizzarsi, è una piena sinergia fra i nuovi regionali e i servizi IC. I tagli oggi avrebbero l’effetto di compromettere un disegno concordato ed allontanare soluzioni di reciproca soddisfazione. DORSALE. Valgono le stesse valutazioni di cooperazione fra i servizi regionali e nazionali, ma per la tratta a sud di Firenze il progetto di riorganizzazione è già stato attuato e già ora, proprio per detta logica cooperativa, parte dei servizi nazionali sono con accesso agli abbonati regionali sostenuti da rimborso regionale. Il che garantisce un’accessibilità “nazionale” a territori per i quali non sono individuabili, nelle fasce degli IC di cui trattiamo, alternative con adduzioni garantite da servizi regionali. Valutazioni sui dati di frequentazione, sulla non appetibilità per tracce Eurostar, sul ruolo di “universalità” per i territori fra Roma e Firenze portano a renderne plausibile l’inserimento nei servizi universali a dicembre. Allora occorre il necessario impegno per evitare il taglio a giugno. Per la tratta a nord di Firenze prevediamo la realizzazione di navette Prato non appena sarà aperta la tratta AV, Prato-Bologna. Poi, con lo scavalco a Rifredi, prevediamo treni frequenti tra Firenze-Bologna. L’impegno regionale è qui per 4 milioni per anno. Vale dunque la stessa valutazione di buon senso sull’opportunità di coordinare i tempi fra intervento regionale e nazionale» (cs-Chiara Bini)