Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Ferlan vince il premio Pieve.

L’epistolario di Leo Ferlan si è aggiudicato la ventiquattresima edizione del premio nazionale diari, «Pieve – Banca Toscana». Il carteggio è stato scelto dalla giuria all’unanimità e disegna il ritratto di un giovane botanico italiano di straordinario talento che non riesce a trovare la propria collocazione ed è per questo costretto a lavorare e vivere lontano, in una realtà sconosciuta come quella dell’Algeria negli anni Cinquanta, nella quale però è capace di addentrarsi con grande curiosità intellettuale. La giuria è rimasta colpita non solo dall’intensità del percorso, delineato nelle lettere, da una conoscenza casuale a un rapporto intimo di grande profondità e intensità, ma dalla qualità non comune della sua scrittura: una prosa tenera e pacata che lascia intravedere l’osservatore attento della natura come dei sentimenti, arguto, delicato, capace di comporre con rapide pennellate dettagliati ritratti delle cose e degli uomini. Tra i testi segnalati c’è stato poi quello di Cristina Bernhard, tragica memoria di un’infanzia ferita, nell’Alto Adige degli anni Quaranta, da cui emergono la miseria morale e materiale della cultura contadina della montagna, la sopraffazione sull’infanzia, la responsabilità prematura di una bambina costretta presto a diventare madre di troppi fratelli. Ma su tutto la forza della pietas, la capacità di comprendere e perdonare trovando il coraggio di ricostruirsi una vita serena.