Confcooperative Federabitazione Toscana commenta la nuova Giunta Rossi: a pochi giorni dall’assemblea di federazione dal titolo Politiche abitative e sociali: l’impegno di Confcooperative Federabitazione Toscana, che si svolgerà l’8 maggio e vedrà il rinnovo delle cariche sociali, l’associazione decide di dire la sua in merito alle prime scelte fatte dal Governatore Rossi in merito al settore dell’abitazione. L’assegnazione delle deleghe in Giunta Regionale per quanto concerne l’abitazione non ci è ancora chiara – ha dichiarato Carlo Sarri, Presidente di Confcooperative Federabitazione Toscana -. Senza nulla togliere alla persona e alle capacità professionali del nuovo assessore alla casa Salvatore Allocca, l’aver abbinato la delega della casa’ con la delega ai sevizi sociali’ potrebbe apparire come una particolare propensione a voler affrontare il problema abitativo come assistenza alle famiglie e ai cittadini più deboli solo attraverso strutture pubbliche.Si è così slegato il nodo fondamentale di ogni politica di sviluppo per risolvere il problema casa che passa dalla pianificazione urbanistica e dal governo del territorio, non solo per la nuova costruzione, ma anche e soprattutto per il recupero edilizio e urbanistico. Le associazioni di categoria che si occupano di alloggio sociale il 15 aprile scorso hanno diffuso un comunicato col quale ponevano all’attenzione del Presidente Rossi le necessità di azioni concrete per dare impulso alla politica della casa.Sperando che la distribuzione delle deleghe non sia avvenuta secondo una vecchia logica di ripartizione delle poltrone – ha puntualizzato Sarri – vorremmo essere smentiti dai fatti e, per questo, abbiamo invitato il nuovo assessore Salvatore Allocca a partecipare alla nostra assemblea che si terrà sabato 8 maggio presso la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Ponte a Ema. Confooperative Federabitazione Toscana, che si sta impegnando per fronteggiare l’emergenza abitativa, acuita dalla crisi, suggerisce alcune priorità, alla nuova Giunta Regionale, per rispondere ai bisogni di prima abitazione di cittadini giovani e anziani, nuclei familiari in formazione, lavoratori ed extracomunitari, che l’evoluzione della crisi economica rende deboli sul mercato. Innanzitutto chiede, nuove politiche per la casa, propone di semplificare con certezza e ragionevolezza le norme di governo del territorio, d’innovare i rapporti e le procedure tra Regione e Comuni, di incentivare le azioni di trasformazione urbana e di promuovere un’importante offerta privata di abitazioni in affitto a canone concordato.Infine suggerisce di definire nuove modalità d’incentivazione agli operatori-promotori per la realizzazione di abitazioni in affitto temporaneo e di definire anche in ambito regionale, il cosiddetto Sistema integrato di fondi immobiliari utilizzando i fondi immobiliari locali e nazionali per l’acquisizione e la realizzazione di immobili per l’edilizia residenziale, con la partecipazione di soggetti pubblici e privati, per la valorizzazione e l’incremento dell’offerta abitativa in locazione. (cs)