“L’affermazione del concepito come persona e la sua tutela sono valori culturali da difendere e non solo dei cattolici. Non si tratta di uno scontro ideologico, non è una legge cattolica’ Quella che si sta discutendo in Senato è una legge da approvare”. E’ il commento rilasciato al Sir da Francesco Belletti, direttore del Centro internazionale studi famiglia (Cisf), in merito alla discussione della legge sulla fecondazione assistita, tornata ieri in Senato dopo uno stop di circa due mesi. Per una manciata di voti (126 a 124) è stato respinto un emendamento all’art.1 con il quale si chiedeva di estendere il ricorso alla procreazione assistita anche a quelle coppie con malattie genetiche trasmissibili al bambino. Un voto che ha provocato spaccatura tra laici e cattolici nei due schieramenti. Secondo Belletti “il voto trasversale che ha messo insieme i cattolici dell’Ulivo e della Casa delle Libertà non è il fronte oscurantista che avanza. Chi pensa questo lo fa partendo da una posizione molto più ideologica di quella di chi, in riferimento ai valori di ispirazione cristiana, difende la vita. La ricerca scientifica è una grande risorsa ma deve essere votata alla difesa dell’uomo. Un concetto espresso ancora una volta dal Papa nel suo messaggio per la Giornata del malato”. “Contrapporre, poi, il diritto alla maternità con quello del nascituro conclude – è una via senza uscita. E’ il bambino che deve essere tutelato e posto al centro degli interessi della società. Il diritto alla maternità dovrebbe cedere dinanzi al diritto del più debole”. Sir